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Formazione 2018 presso la Scuola Superiore di Magistratura

Si è concluso un nuovo corso presso la Scuola Superiore di Magistratura di Scandicci (Firenze) dove da alcuni anni ho l’onore di essere annoverato nell’albo docenti. L’argomento di questo corso per Pubblici Ministeri e Giudici è stato quello delle nuove frontiere dell’investigazione scientifica e garanzie dei diritti fondamentali dell’uomo, che va a coprire diversi aspetti, dalle neuroscienze alle indagini genetiche, dalla captazione mediante installazione di trojan alle perquisizioni informatiche, toccando temi come la ripetibilità o irripetibilità delle acquisizioni forensi che da anni animano le discussioni di coloro che operano in ambito d’informatica forense e che dal punto di vista legale regolamentano le procedure in ambito Giudiziario di digital forensics.

Come ogni anno, non posso che confermare la qualità degli interventi – che ascolto sempre con grande interesse – e l’attenzione e preparazione dei partecipanti, che rendono la docenza presso la SSM un’occasione di confronto e arricchimento culturale personale.

L’organizzazione dei corsi presso la Scuola Superiore di Magistratura, inoltre, è sempre un punto d’eccellenza, con attenzione ai particolari anche logistici e giusto bilanciamento tra lezioni, dibattiti, tavole rotonde e gruppi di lavoro che rendono le giornate di corso più scorrevoli e fruibili.

Corso per Camera Penale di Monza sui Trojan come mezzi di prova

Camera Penale di MonzaVenerdì 24 febbraio si è tenuta la seconda giornata di corso per la Camera Penale di Monza dove ho avuto il piacere d’intervenire come relatore insieme al Prof. Giovanni ZICCARDI e il Dott. Ferdinando DI TARANTO su le nuove tecnologie come mezzo di prova. Grazie all’ottima moderazione dell’Avvocato Giulio TAGLIABUE del Foro di Monza la giornata è stata focalizzata sulla qualificazione e l’ingresso nel processo penale del Trojan.

Per quanto ancora non si rilevino con frequenza in ambito di indagine informatica, i Trojan o “captatori” stanno acquisendo sempre più importanza viste le enormi possibilità offerte nelle intercettazioni ma anche le difficoltà riscontrate. Dall’intercettazione telefonica, telematica o ambientale si passa in fatti con l’ausilio di questi “malware di stati” ad una intercettazione di tutto il traffico uscente ed entrante dal dispositivo e dei dati in esso contenuto, incluse le chat Whatsapp, Facebook Messenger, SMS, email ma anche foto, video e qualunque file sia residente in locale o sul cloud.

L’intervento, un misto fra tecnico e giuridico, contiene una analisi tecnica e giuridica del software utilizzato dall’Autorità Giudiziaria ma non solo, visti i recenti episodi.

Investigazioni Digitali - Malware di Stato

La partecipazione del pubblico di Avvocati, Giuristi e Studi Legali della zona di Monza e dintorni è stata molto positiva, l’aula piena e le domande stimolanti – ottima premessa per la tavola rotonda che si terrà il venerdì successivo alla presenza dei relatori Prof. Paolo Dal Checco, Dott. Ferdinanado Ditaranto, Dott. Salvatore Ferracane, Prof. Avv. Manfredi Bontempelli, Avv. Francesco Sbisà, Prof. Giovanni Ziccardi moderati dall’Avv. Davide Ventrella – Avvocato del Foro di Milano.

Continua la collaborazione con la Scuola Superiore di Magistratura

Continua la collaborazione con la Scuola Superiore di Magistratura per le attività di docenza presso i corsi organizzati a Scandicci e a Roma presso la Struttura Territoriale di Formazione Decentrata.

Nella giornata di domani si terrà infatti un corso presso la Corte d’Appello di Roma dal titolo “Intercettazioni: cosa c’è di nuovo? Voci a confronto sulle buone prassi e le criticità nelle fasi dell’indagine e del giudizio” durante il quale sono stato gentilmente invitato a tenere un intervento congiunto con una parte tecnica su “Intercettazioni, perquisizioni informatiche e acquisizione di dati da remoto su computer, cellulari e cloud: stato dell’arte, limiti tecnici e potenzialità investigative” e una parte giuridica a cura del Dr. Nello Rossi, Avvocato Generale presso la Corte di Cassazione su “Indagini e tecnologie informatiche: potenzialità, rischi, limiti istituzionali“.

L’intervento verterà sui limiti tecnici e sulle potenzialità delle nuove tecnologie di intercettazione e di acquisizioni dati da remoto, tramite i cosiddetti “Captatori“, che proprio in questi giorni sono sotto i riflettori per una proposta di legge finalizzata a regolamentarne l’utilizzo.

I “trojan di stato” sono ormai da anni utilizzati per acquisire le informazioni che le intercettazioni tradizionali non arrivano a coprire, in parte a causa della crittografia (vedasi Skype, Telegram, Whatsapp, le connessioni SSL, etc…) in parte a causa della moltitudine di possibilità di connessione che impedisce il monitoraggio proficuo di un solo canale (GSM, le varie WiFi di casa, ufficio, ADSL, etc…). In base al target cambiano le modalità d’infezione, le capacità di captazione, le difficoltà, la persistenza. La rincorsa agli aggiornamenti degli iPhone della Apple, di Android, di Windows Phone rende complessa la fase d’infezione e persistenza dei software che sono sempre più complicati e costosi da insallare.

Nelle edizioni passate dei corsi destinati ai Pubblici Ministeri tenutisi a Milano e Scandicci ho apprezzato l’interesse, lo stimolo intellettuale e la preparazione dei partecipanti che sono sempre intervenuti su argomenti nei quali la componente tecnologica e innovativa è sempre più rilevante e la giurisprudenza vede il bisogno di un continuo aggiornamento e adattamento.