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Convegno di Diritto Penale sulla Digital Forensics

Nella giornata di martedì 25 gennaio 2022 si terrà il Convegno di Diritto Penale sulla Digital Forensics, organizzato dallo Studio Legale Tosto, Studio Legale Buonuomo & Partners e Associazione IISFA, introdotto e moderato da Pietro Di Tosto, Aldo Minchelli e Andrea Bono, con la partecipazione di Gerardo Costabile, Patrizia Giusti, Antonio Fabio Vigneri e Paolo Dal Checco.

Convegno IISFA sulla digital forensics nel diritto penale

Il Dott. Gerardo Costabile parlerà di mobile forensics e best practice, ragionando sulle questioni di ripetibilità e irripetibilità delle acquisizioni forensi di smartphone e dispositivi mobili.

L’Avv. Patrizia Giusti parlerà di Intelligenza Artificiale e Internet of Things, la conquista cibernetica e le lacune normative.

Il Dott. Antonio Fabio Vigneri parlerà di Terrorismo Cibernetico e Diritto Penale, concentrandosi sui profili problematici di definizione e contrasto.

Io parlerò di cristallizzazione della prova digitale nel tempo, concentrando l’attenzione sulle fasi successive alla copia forense e acquisizione delle evidenze digitali, nelle quali è essenziale che l’attività e la copia forense venga cristallizzata anche nel tempo.

Copia forense e cristallizzazione della prova digitale nel tempo

Sempre più importante e strategica in informatica forense per i processi civili e penali, la cristallizzazione della prova digitale e della copia forense anche dal punto di vista temporale è bene che rispetti specifici protocolli e metodologie, così da poter dimostrare a posteriori che le evidenze informatiche esistevano nel momento in cui sono state acquisite e garantire l’integrità del loro contenuto. Durante il convegno odierno, mostreremo come cristallizzare prove elettroniche quali email, hard disk, chat, fotografie o filmati e “congelarne” nel tempo lo stato. 

La brochure del Convegno sulla Digital Forensics nel Diritto Penale è disponibile al seguente link, in formato PDF.

Profili Critici in Materia di Intercettazioni di Comunicazioni e di Conversazioni

Giovedì 12 novembre dalle ore 16:00 alle ore 18:30, si terrà su piattaforma Zoom il seminario dal titolo “Recenti Innovazioni e Profili Critici in Materia di Intercettazioni di Comunicazioni e di Conversazioni” organizzato dalla Camera Penale di Pesaro.

Camera Penale di Pesaro - Recenti Innovazioni e Profili Critici in Materia di Intercettazioni di Comunicazioni e di Conversazioni

Il mio intervento verterà sui profili tecnici, limiti, potenzialità e ambito d’azione delle nuove metodologie d’indagine informatica tramite intercettazione, in particolare tramite captatore informatico o trojan su dispositivi informatici come smartphone, PC o IoT.

Il programma del seminario sulle intercettazioni di comunicazioni e di conversazioni, organizzato dalla Camera Penale e dall’Ordine degli Avvocati di Pesaro, è il seguente:

Introduce e modera

  • Avv. Marco Baietta (Presidente della Camera Penale di Pesaro “Vittorio Pieretti”)

Saluti istituzionali

  • Avv. Cinzia Fenici (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pesaro)
  • Avv. Angelo Russo (Presidente della Camera Penale, di Reggio Emilia “Giulio Bigi”)

Relatori

  • Prof.ssa Antonella Marandola (Ordinaria di Diritto Processuale Penale, Università del Sannio)
  • Prof.ssa Avv. Cristiana Valentini (Ordinaria di Diritto Processuale Penale, Università di Chieti e Pescara)
  • Dott. Paolo Dal Checco (Consulente informatico forense)

La brochure della conferenza sulle Recenti Innovazioni e Profili Critici in Materia di Intercettazioni di Comunicazioni e di Conversazioni, organizzata dalla Camera Penale di Pesaro, è disponibile a questo link. È stata avviata procedura di riconoscimento presso COA Pesaro per 3 CF.

I reati informatici e tramite internet: le best practice in materia d’Informatica Forense

Venerdì 30 ottobre 2020 si terrà la lezione sui reati informatici e tramite internet parte del V Corso 2019-2020 Biennale di Alta Formazione Specialistica dell’Avvocato Penalista dell’unione Delle Camere Penali Italiane (UCPI) durante la quale sarò relatore insieme agli Avv.ti Luca Lupària e Carlo Blengino, con moderazione dell’Avv. Paola Rubini.

UCPI - I reati informatici e tramite internet, Le best practices in materia d’Informatica Forense

Gli interventi dei legali Avv.to Blengino e Lupària verteranno sugli aspetti sostanziali dei reati informatici con focus su alcuni reati specifici e questioni di merito, con approfondimenti sulle profili processuali e di scenario dei reati informatici.

Il mio intervento all’interno del Seminario UCPI verterà sulle best practice in materia d’informatica Forense con particolare riguardo all’acquisizione forense delle prove digitali. Durante la lezione mostrerò quali sono i princìpi, le metodologie e gli strumenti utilizzati nel corso delle perizie informatiche svolte dal consulente informatico forense per cristallizzare le prove informatiche a fini legali, così da permettere ad Avvocati e Studi Legali di produrre querele, memorie, ricorsi, repliche in ambito penale e civile basate su evidenze informatiche solide e incontestabili.

Verranno analizzate le varie casistiche in cui si rivela necessaria e strategica un’attività di copia conforme certificata di dati a fini probatori, per utilizzo in Tribunale, con redazione di un verbale di copia forense e una perizia informatica a corredo. Si partirà dalle copie forensi di hard disk, pendrive, dischi esterni o memorie di massa, mostrando come tramite l’utilizzo di software e live CD (es. Tsurugi, DEFT, Caine, Paladin, Raptor, etc…) e di strumenti (Falcon, Tableau, Ditto, etc…) è possibile produrre copie o immagini forensi del contenuto di un supporto di memorizzazione.

Si passerà poi all’esame delle modalità e strumenti utilizzati per cristallizzare prove su smartphone, cellulari, dispositivi mobili fino ad arrivare alla IoT Forensics e all’acquisizione forense di dispositivi IoT. Vedremo come produrre in Giudizio conversazioni e chat Whatsapp, Facebook Messenger, Telegram ma anche SMS, email, foto o video contenuti su smartphone e tablet. Sempre legati al mondo dei telefoni e smartphone, verranno presentate le questioni relative all’acquisizione di tabulati, delle telefonate, degli SMS, della navigazione su Internet ma anche dell’utilizzo delle App, mostrando come spesso vengono richiesti tabulati di Whatsapp, Facebook Messenger, Instagram, Twitter, Instagram utilizzati per comunicare via chat ma che lasciano evidenze in ambiti diversi, talvolta sullo smartphone, talvolta direttamente sul profilo.

Non sempre i dati si trovano su PC o smartphone, sempre più spesso si localizzano infatti su cloud, VPS o su server di posta elettronica: verranno quindi presentate alcune modalità e tool con i quali il perito informatico può fotografare in maniera forense le informazioni presenti sul cloud come Dropbox, Google Drive, iCloud, etc… o salvare come prova messaggi di email e posta elettronica o PEC a fini probatori per uso in Tribunale. Sempre più spesso infatti vengono richieste perizie e analisi forensi su email, posta elettronica, PEC, sia in termini di contenuto e verifica di eventuali manipolazioni, sia in termini di log, tabulati e utilizzo delle caselle di posta.

Infine, si proseguirà con un approfondimento sulle modalità e gli strumenti con i quali è possibile svolgere acquisizioni forensi di prove digitali di pagine e siti web per utilizzo in Tribunale. La produzione in Tribunale di prove online è un argomento sempre più frequente, poiché buona parte delle nostre vite si è spostata sul web, su Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter, sui social network o siti web. Nasce quindi l’esigenza di salvare una copia “autenticata” di un sito web o di sue pagine, così come di profili Facebook, post o commenti.

Mobile Forensics per Università Europea di Roma

Oggi ho tenuto una lezione dal titolo “I profili storici ed evolutivi della mobile forensics” per l’Università Europea di Roma, nell’ambito del Master di I livello in “Intelligenza artificiale. Diritto ed etica delle tecnologie emergenti”. È stata una occasione , per la quale ringrazio l’Università Europea di Roma, di ripercorrere una decina di anni di storia e progressi dell’informatica forense applicata alle perizie su cellulari e poi su smartphone che ormai sono diventate uno degli elementi strategici delle attività d’indagine digitale.

Fa riflettere quanto l’evoluzione storica della mobile forensics – così si chiama la disciplina che si occupa di acquisire e analizzare le prove digitali presenti su smartphone e dispositivi mobili – abbia impattato sul lavoro degli informatici forensi e si rifletta nelle perizie informatiche redatte nel corso del tempo. Tutti i consulenti informatici forensi ricorderanno i periodi in cui le copie forensi erano sostituite da stampe prodotte da software di sincronizzazione con i dispositivi mobili, poi sono arrivati i primi strumenti “ufficiali”, in parte tanto si poteva fare anche con prodotti free od open source, poi è arrivata l’epoca degli exploit e dei bug da sfruttare per poter superare i limiti imposti dai produttori. Fino ad arrivare alle soluzioni commerciali, che oggi hanno un mercato di nicchia ma necessario per chi fa attività di perizia su smartphone, perché permettono di ottenere dati che altrimenti non sarebbe possibile acquisire.

Ci sono state epoche nelle quali l’acquisizione e le analisi delle prove informatiche presenti sui cellulari da parte del CTP Informatico procedeva tramite strumenti embrionali, con metodologie ancora da condividere con la comunità scientifica e dei consulenti forensi, problematiche d’integrità della prova, rischi di perdita di dati, tutte questioni che con gli anni sono andate consolidandosi.

Perizie su Smartphone e Mobile Forensics per Università Europea di Roma

Oggi qualunque CTU informatico conosce i princìpi su cui si basa la mobile forensics e sui quali si costruiscono le perizie informatiche su smartphone, dispositivi mobili ma anche hard disk, pendrive, PC oltre che tutto ciò che riguarda il cloud, la posta elettronica, il web. La lezione sui profili storici ed evolutivi della mobile forensics, tenuta per l’Università Europea di Roma, è stata quindi un’occasione di ragionare sui progressi fatti da tutti coloro che hanno dato il loro contributo a sviluppare la materia, ma anche delle nuove sfide e opportunità che sono emerse negli ultimi anni, con la cifratura, la protezione da PIN lock o biometrica, la quantità di modelli, marche e dispositivi sul mercato, i continui aggiornamenti di sistemi operativi e applicazioni mobili.

Infine, la docenza tenuta per il Master di I livello in “Intelligenza artificiale. Diritto ed etica delle tecnologie emergenti” è stata l’occasione per rispolverare il servizio delle Iene sul recupero dati da smartphone, al quale ho dato un piccolo contributo insieme a colleghi ed amici e il risultato è stato un servizio avvincente, dove la mobile forensics si è mescolata con tecniche di ricerca basate su OSINT, che hanno portato a risultati notevoli, in particolare vista la tecnologia disponibile al tempo e il tipo di dispositivi analizzati.

Ringrazio l’opportunità concessa dall’Università Europea di Roma e spero di poter contribuire nuovamente con attività di docenza a Master, Corsi di Laurea o Corsi di Perfezionamento in ambito d’informatica forense e indagini digitali.

AIEA - Mobile Forensics a Torino

Seminario su smartphone forensics per AIEA a Torino

Venerdì 10 maggio 2019 dalle ore 11:30 alle 13:00 si terrà a Torino la Sessione di Studio con approfondimento sulle attività di perizia informatica e indagine digitale su smartphone e cellulari, dal titolo “Dammi il tuo smartphone e ti dirò chi sei…”. Il seminario si terrà presso il Collegio Universitario Renato Einaudi – Sezione Crocetta – in
Corso Lione 24, a Torino.

AIEA - Mobile Forensics a Torino

L’amico Mattia Epifani ci parlerà della storia della mobile forensics e di come si è evoluta fino ai giorni nostri, raggiungendo livelli di complessità notevoli dovuti al sempre più presente cloud, cifratura e protezioni da parte dei produttori che rendono difficile talvolta accedere ai dati delle applicazioni. Mattia Epifani mostrerà come è facile, su alcuni dispositivi, sbloccare la protezione del pin o della password di accesso e entrare nello smartphone potendone visionare e acquisire i contenuti nella loro interezza.

Il mio intervento verterà su alcuni esempi pratici di acquisizione di smartphone Android e iPhone tramite strumentazione open source, che seppur in modo limitato permette di raggiungere un buon livello di completezza e correttezza in termini informatica forense e livello di dettaglio. Mostrerò come è possibile, ad esempio, acquisire in maniera forense chat Whatsapp cifrate e decifrarle successivamente estraendo poi i messaggi o le conversazioni d’interesse, il tutto utilizzando strumenti gratuiti e open source come la live distro Tsurugi Linux per informatica forense.

Verranno infine presentate alternative alla mobile forensics tradizionale, come chip off, jtag, strumenti di sblocco di pin e password come Grayshift e CAS della società Cellebrite con approfondimenti sulle analisi di chat, social network e cloud.