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Sblocco PIN su Apple iOS 9.x 32bit e Samsung Galaxy S6 e S7

Sblocco PIN di iPhone e Android tramite CellebriteDue importanti novità nel campo della mobile forensics: la società israeliana Cellebrite ha recentemente aggiornato il suo servizio CAIS con la funzione di sblocco PIN e acquisizione fisica dei dispositivi Apple con processore a 32 bit senza secure enclave e iOS 9.x, fino a pochi giorni fa impossibili da sbloccare poiché il servizio era disponibile soltanto per gli iPhone/iPad/iPod con versione Apple iOS 8.x.

Ccellebrite CAIS Unlocking ServicesLa funzionalità di sblocco PIN di iPhone e Samsung Android non è stata inserita nei prodotti Cellebrite come UFED ma viene fornita dalla casa produttrice tramite contatto diretto mediante il loro modulo per Cellebrite CAIS Unlocking Services e a pagamento.

I dettagli e le modalità di esecuzione del servizio CAIS vengono forniti su richiesta, sappiamo però che in passato Cellebrite ha fornito assistenza anche all’Autorità Giudiziaria italiana a seguito di consegna a mano dell’iPhone presso la loro sede in Germania poiché il dispositivo da sbloccare possedeva processore A6 a 32 bit senza il sistema secure enclave.

La modalità di acquisizione fisica di un dispositivo mobile indica la possibilità di estrarre l’intero contenuto della memoria flash, tramite una “copia forense” bit-to-bit di tutte le aree, allocate e non, incluse quelle precluse al Sistema Operativo o quelle in cui sono presenti dati cancellati ma non ancora sovrascritti. Ciò permette, in alcuni casi, di eseguire il recupero dati cancellati da smartphone o accedere ad aree di memoria ove sono presenti dati rilevanti per le indagini che l’acquisizione logical o filesystem non riescono a raggiungere. Nell’ambito delle perizie informatiche su cellulare e smartphone, è certamente un elemento strategico poter disporre di una copia fisica del dispositivo e di dati fino a oggi inaccessibili se non tramite rooting o jailbreaking.

Cellebrite dichiara nel suo comunicato online [WBM], sulla brochure del servizio CAIS del 15 luglio [WBM] (dove dichiara “Galaxy S7“) e in quella del 20 luglio [WBM] (dove ha precisa “some Galaxy S7 devices“) di essere la prima società a fornire una “estrazione fisica con decifratura” di alcuni dispositivi iPhone (iOS) e Samsung (Android):

  • iPhone 4S / 5 / 5c, iPad 2 / 3G / 4G, iPad mini 1G e iPod touch 5G con iOS 8.x (8.0 / 8.0.1 / 8.0.2 / 8.1 / 8.1.1 / 8.1.2 / 8.1.3 / 8.2/ 8.3 / 8.4 / 8.4.1) or iOS 9.x (9.0 / 9.0.1 / 9.0.2 / 9.1 / 9.2 / 9.2.1 / 9.3 / 9.3.1 / 9.3.2);
  • Samsung Galaxy S6, Galaxy Note 5 e alcuni dispositivi Galaxy S7 con qualunque versione di Android fino alla Marshmallow 6.0.1 inclusa.

Sembra quindi che sia ancora impossibile lo sblocco di PIN e la physical acquisition di smartphone con processore a 64 bit come l’iPhone 5s, iPhone 6, iPhone 6 plus, iPhone 6s, iPhone 6s plus oppure iPad Air, ipad Air 2, iPad Mini 2, iPad Mini 3, iPad Mini 4.

In particolare, il servizio permette di sbloccare dispositivi iPhone o Samsung protetti da PIN e acquisire in maniera forense il contenuto senza la necessità di eseguire rooting o jailbreak al fine di accedere al’intero filesystem per recuperare email scaricate, dati di applicazioni di terze parti, dati di geolocalizzazione o log di sistema.

Ciò che viene estratto dalla copia fisica dell’iPhone può poi integrare quanto già fino a oggi estraibile tramite il Cellebrite UFED Physical Analyzer, cioè:

  • Dati decodificati: Elenco chiamate, voicemail, contatti, localizzazioni geografiche (WiFi, celle e fix GPS), immagini, video, messaggi di testo SMS, MMS, email, note, applicazioni installate e loro utilizzo, dizionario utente, calendario/agenda, storia dei pairing con dispositivi bluetooth, cache delle mappe;
  • Applicazioni: Skype, Whatsapp, Viber, Fring, MotionX, AIM, TigerText, Facebook Messenger, Twitterrific, Textfree, Google+, Facebook, Foursquare, Garmin, TomTom, Waze, TextNow, Dropbox, Yahoo Messenger, Ping Chat, Twitter, Touch (new ping chat), Find My iPhone, LinkedIn, iCQ, Kik Messenger, Google Maps, Kakaotalk, QIP, Evernote, Vkontakte, Mail.ru
  • Dati di navigazione web: Safari, Opera Mini – bookmark, history e cookies

La tabella di supporto per il recupero dati e lo sblocco del PIN di dispositivi Apple con Sistema Operativo iOS come iPhone, iPad e iPod del software UFED Physical Analyzer è la seguente:

Supporto iPhone iOS di Cellebrite UFED Physical Analyzer

Ricordiamo infine che la società israeliana Cellebrite era tra quelle che si riteneva potessero avere contribuito allo sblocco dell’iPhone di Farook durante le indagini per la strage di San Bernardino e i telefoni per i quali è disponibile il servizio CAIS comprendono anche il modello utilizzato dall’autore della strage Farook, un iPhone 5C con processore a 32 bit e iOS 9.x.

Per approfondimenti sul sistema di protezione dati di Apple iOS, il secure enclave, il boot process e tutto ciò che concerne la sicurezza dei dispositivi iOS consigliamo la lettura della iOS Security Guide ufficiale di Apple [WBM] mentre per una schematizzazione dei dispositivi Apple organizzata per processore, versione iOS e caratteristiche hardware e software consigliamo la pagina Wikipedia sui dispositivi iOS [WBM].

iPhone Forensics Days presso l’Università di Milano

iPhone Forensics DaysMartedì 24 e mercoledì 25 maggio 2016 si terranno presso l’Università degli Studi di Milano due giornate di full immersion sull’iPhone Forensics. Grazie alla partecipazione di tecnici e giuristi, verranno presentate e discusse le problematiche legate all’accesso, estrazione, acquisizione locale e remota da dispositivi Apple iOS come iPhone e iPad e il recupero dati dai backup realizzati su PC o su iCloud. Si parlerà anche di trojan/captatori e di confronti con gli altri Sistemi Operativi come Windows Phone e Android. Le due giornate sono a ingresso libero e gratuito, senza necessità d’iscrizione, si precisa che non saranno concessi crediti formativi.

Abstract

Il dibattito politico e la “guerra giudiziaria” generati dal ritrovamento di un iPhone di un terrorista durante le indagini correlate alla strage di S. Bernardino negli Stati Uniti d’America, e la successiva richiesta legale ad Apple di violare il sistema operativo al fine di poter permettere le indagini sul dispositivo bloccato, hanno reso d’attualità il problema della protezione crittografica dei dispositivi personali e delle comunicazioni in generale. Qual è il reale livello di protezione e di privacy oggi? Dove si colloca il delicato equilibrio tra libertà e sicurezza, tra privacy e potere investigativo dell’autorità, tra esigenze di controllo ed esigenze di libertà del cittadino nell’utilizzo dei suoi strumenti informatici quotidiani? Quali sono i metodi migliori per trattare, a livello investigativo, un dispositivo complesso quale l’iPhone, nelle sue differenti versioni?

Programma

Le due giornate affronteranno tematiche ben distinte, con un approccio originale.

La prima giornata si terrà martedì 24 maggio, dalle ore 10:00 alle 18:00 presso la Sala Crociera in Via Festa del Perdono n. 7 a Milano e sarà orientata alle questioni tecniche, con dimostrazioni pratiche di metodologie, software di acquisizione e recupero dati da cellulare e strumenti di mobile forensics utilizzati dai consulenti tecnici nell’ambito della perizia informatica sugli smartphone. I tecnici analizzeranno la tecnologia alla base dell’iPhone mostrando i sistemi di protezione dei dati, le modalità migliori per effettuare investigazioni e l’acquisizione del contenuto degli smartphone, inclusi i backup realizzati su PC o su iCloud, i problemi pratici che possono occorrere durante le indagini e le perizie tecniche forensi, le possibilità di violazione dei sistemi di sicurezza del telefono e del Cloud.

La seconda giornata si terrà mercoledì 25 maggio, dalle ore 10:00 alle 18:00 presso la Sala Napoleonica in Via S. Antonio n. 10 s Milano e sarà orientata alle questioni politiche e giuridiche legate all’accesso ai dati e lo sblocco dei dispositivi protetti da PIN. I giuristi affronteranno, in senso lato, il problema delle crypto wars e del rapporto tra l’azione dell’autorità giudiziaria e la protezione fornita oggi dalle tecnologie più comuni.

Relatori

Raffaele Zallone, Giovanni Ziccardi, Pierluigi Perri, Stefano Zanero, Mattia Epifani, Matteo Flora, Andrea Ghirardini, Paolo Dal Checco, Stefano Sutti, Giuseppe Vaciago, Gerardo Costabile, Davide Gabrini, Litiano Piccin, Giovanni Battista Gallus, Matteo Giacomo Jori, Stefano Mele, Giuseppe Nicosia, Monica A. Senor.

Locandina

E’ possibile scaricare la locandina PDF delle due giornate dedicate all’iPhone Forensics.

Open Source Day 2013 a Udine

Open Source Day 2013 a UdineAll’Open Source Day 2013 di Udine, quest’anno si parlerà anche di Computer e Mobile Forensics. Il 30 novembre, nell’Aula 0 del Polo Scientifico dell’Università degli Studi di Udine, si terrà un intero percorso dedicato alla forensics, introdotto dal Pubblico Ministero di Udine Dott. Andrea Gondolo, con quattro seminari su timeline, mobile forensics, OSINT e Problem Solving con Davide Gabrini, Paolo Dal Checco, Alessandro Rossetti e Nanni Bassetti. Continua a leggere