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Corso su Digital Forensics ed Ethical Hacking

Corso di Digital Forensic ed Ethical HackingNei mesi di aprile e maggio 2017, presso l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia, si terrà il Corso di Digital Forensics & Ethical Hacking, dove avrò il piacere di partecipare come relatore insieme a docenti del calibro di Giovanni Ziccardi, Nanni Bassetti, Paolo Reale, Andrea Ghirardini, Mattia Epifani, Alessandro Borra, Massimo Iuliani e Lorenzo Faletra, docenti in buona parte afferenti l’Osservatorio Nazionale d’Informatica Forense (ONIF).

L’iscrizione al corso sulla digital forensics che si terrà a Brescia è limitata a 30 partecipanti che potranno seguire 32 ore di formazione pura, sia teorica sia pratica per un costo d’iscrizione di € 414,80 (€ 340 + IVA) ricevendo 32 CFP (per la categoria “corso”).

Lo scopo del corso di Digital Forensics ed Ethical Hacking è quello di fornire degli approfondimenti per chi ha una base di informatica forense e investigazione digitale, materia in continua trasformazione e divenire. Durante il corso i partecipanti potranno aggiornarsi su vari argomenti di informatica forense e potranno seguire dei laboratori pratici, impareranno a trovare file nascosti, a recuperare dati cancellati, a duplicare integralmente informazioni in modo non ripudiabile tramite copie forensi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti hardware o software, ricerche OSINT, Bitcoin forensics, crittografia, strumenti e metodologie per eseguire perizie multimediali su immagini e video, tecniche di attacchi informatici, mobile forensics, analisi di tabulati di traffico e strumenti per perizie su celle telefoniche e localizzazione.

Il corso viene interamente svolto in un’aula informatica, con 15 workstation, è possibile portare il proprio laptop per fare test ed esercizi che man mano verranno proposti nei corso di alcuni interventi.

Programma del Corso di Digital Forensics

Verrà consegnata ai partecipanti una pendrive usb con distribuzione CAINE e Parrot Security. Il corso è aperto oltre che agli Ingegneri, a Forze dell’Ordine, CTU, Periti, Investigatori, Informatici, Consulenti, Studenti, Avvocati e Appassionati di Indagini Informatiche.

Di seguito il programma dettagliato del corso di Digital Forensics ed Ethical Hacking che si terrà a Brescia, suddiviso per giornata e docente:

Martedì 11 Aprile 2017

Ore 9-13: Laboratorio di Digital Forensics con sistemi Open Source esempi pratici con Distro Caine, test e analisi forense (Dott. Nanni Bassetti);

Ore 14-18: Ethical Hacking, sistemi di protezione e di attacco di una rete informatica con sistema operativo Parrot Security (Lorenzo Faletra).

Giovedì 20 Aprile 2017

Ore 9-11: Morte del dato, immortalità delle informazioni, diritto all’oblio … La de-indicizzazione come strumento per rimuovere informazioni (Prof. Giovanni Ziccardi);

Ore 11-13: Multimedia Forensics: Tecnologie per l’investigazione di immagini e video digitali – Analisi dei metadati e di codifica – Tracce di singole e multipla compressione, Image and Video Ballistic (Dott. Massimo Iuliani);

Ore 14-18: iOS Forensics – Introduzione alle migliori pratiche per l’identificazione, acquisizione e analisi di dispositivi iOS – Bypass dei sistemi di protezione e limiti attuali, dimostrazioni live e test su dispositivi mobili e cloud (Dott. Mattia Epifani).

Martedì 4 Maggio 2017

Ore 9-11: Digital Forensics e investigazione digitale ruolo e compiti del Consulente Informatico Forense (Dott. Alessandro Borra);

Ore 11-13: Laboratorio Pratico di Informatica Forense – Acquisizione live con duplicatori vari, con Ufed4PC, Analisi con Axiom e Physical Analyzer (Ing. Michele Vitiello);

Ore 14-16: Bitcoin, Dark Web e indagini sulle criptovalute (Dott. Paolo Dal Checco);

Ore 16-18: OSINT e indagini sulle fonti aperte (Dott. Paolo Dal Checco);

Venerdì 26 Maggio 2017

Ore 9-12: Architettura delle reti mobili, analisi dei tabulati di traffico e relativi strumenti, localizzazione tramite analisi delle celle telefoniche, rilevazione e mappatura delle coperture per analisi forense, casi reali (Ing. Paolo Reale);

Ore 12-13 e 14-17: Cloud & Enterprise, casi pratici di Acquisizione e Analisi (Dott. Andrea Ghirardini);

Ore 17-18: test e valutazione finale (Ing. Michele Vitiello).

Per informazioni e iscrizioni, visitare questo link.

Sblocco PIN su Apple iOS 9.x 32bit e Samsung Galaxy S6 e S7

Sblocco PIN di iPhone e Android tramite CellebriteDue importanti novità nel campo della mobile forensics: la società israeliana Cellebrite ha recentemente aggiornato il suo servizio CAIS con la funzione di sblocco PIN e acquisizione fisica dei dispositivi Apple con processore a 32 bit senza secure enclave e iOS 9.x, fino a pochi giorni fa impossibili da sbloccare poiché il servizio era disponibile soltanto per gli iPhone/iPad/iPod con versione Apple iOS 8.x.

Ccellebrite CAIS Unlocking ServicesLa funzionalità di sblocco PIN di iPhone e Samsung Android non è stata inserita nei prodotti Cellebrite come UFED ma viene fornita dalla casa produttrice tramite contatto diretto mediante il loro modulo per Cellebrite CAIS Unlocking Services e a pagamento.

I dettagli e le modalità di esecuzione del servizio CAIS vengono forniti su richiesta, sappiamo però che in passato Cellebrite ha fornito assistenza anche all’Autorità Giudiziaria italiana a seguito di consegna a mano dell’iPhone presso la loro sede in Germania poiché il dispositivo da sbloccare possedeva processore A6 a 32 bit senza il sistema secure enclave.

La modalità di acquisizione fisica di un dispositivo mobile indica la possibilità di estrarre l’intero contenuto della memoria flash, tramite una “copia forense” bit-to-bit di tutte le aree, allocate e non, incluse quelle precluse al Sistema Operativo o quelle in cui sono presenti dati cancellati ma non ancora sovrascritti. Ciò permette, in alcuni casi, di eseguire il recupero dati cancellati da smartphone o accedere ad aree di memoria ove sono presenti dati rilevanti per le indagini che l’acquisizione logical o filesystem non riescono a raggiungere. Nell’ambito delle perizie informatiche su cellulare e smartphone, è certamente un elemento strategico poter disporre di una copia fisica del dispositivo e di dati fino a oggi inaccessibili se non tramite rooting o jailbreaking.

Cellebrite dichiara nel suo comunicato online [WBM], sulla brochure del servizio CAIS del 15 luglio [WBM] (dove dichiara “Galaxy S7“) e in quella del 20 luglio [WBM] (dove ha precisa “some Galaxy S7 devices“) di essere la prima società a fornire una “estrazione fisica con decifratura” di alcuni dispositivi iPhone (iOS) e Samsung (Android):

  • iPhone 4S / 5 / 5c, iPad 2 / 3G / 4G, iPad mini 1G e iPod touch 5G con iOS 8.x (8.0 / 8.0.1 / 8.0.2 / 8.1 / 8.1.1 / 8.1.2 / 8.1.3 / 8.2/ 8.3 / 8.4 / 8.4.1) or iOS 9.x (9.0 / 9.0.1 / 9.0.2 / 9.1 / 9.2 / 9.2.1 / 9.3 / 9.3.1 / 9.3.2);
  • Samsung Galaxy S6, Galaxy Note 5 e alcuni dispositivi Galaxy S7 con qualunque versione di Android fino alla Marshmallow 6.0.1 inclusa.

Sembra quindi che sia ancora impossibile lo sblocco di PIN e la physical acquisition di smartphone con processore a 64 bit come l’iPhone 5s, iPhone 6, iPhone 6 plus, iPhone 6s, iPhone 6s plus oppure iPad Air, ipad Air 2, iPad Mini 2, iPad Mini 3, iPad Mini 4.

In particolare, il servizio permette di sbloccare dispositivi iPhone o Samsung protetti da PIN e acquisire in maniera forense il contenuto senza la necessità di eseguire rooting o jailbreak al fine di accedere al’intero filesystem per recuperare email scaricate, dati di applicazioni di terze parti, dati di geolocalizzazione o log di sistema.

Ciò che viene estratto dalla copia fisica dell’iPhone può poi integrare quanto già fino a oggi estraibile tramite il Cellebrite UFED Physical Analyzer, cioè:

  • Dati decodificati: Elenco chiamate, voicemail, contatti, localizzazioni geografiche (WiFi, celle e fix GPS), immagini, video, messaggi di testo SMS, MMS, email, note, applicazioni installate e loro utilizzo, dizionario utente, calendario/agenda, storia dei pairing con dispositivi bluetooth, cache delle mappe;
  • Applicazioni: Skype, Whatsapp, Viber, Fring, MotionX, AIM, TigerText, Facebook Messenger, Twitterrific, Textfree, Google+, Facebook, Foursquare, Garmin, TomTom, Waze, TextNow, Dropbox, Yahoo Messenger, Ping Chat, Twitter, Touch (new ping chat), Find My iPhone, LinkedIn, iCQ, Kik Messenger, Google Maps, Kakaotalk, QIP, Evernote, Vkontakte, Mail.ru
  • Dati di navigazione web: Safari, Opera Mini – bookmark, history e cookies

La tabella di supporto per il recupero dati e lo sblocco del PIN di dispositivi Apple con Sistema Operativo iOS come iPhone, iPad e iPod del software UFED Physical Analyzer è la seguente:

Supporto iPhone iOS di Cellebrite UFED Physical Analyzer

Ricordiamo infine che la società israeliana Cellebrite era tra quelle che si riteneva potessero avere contribuito allo sblocco dell’iPhone di Farook durante le indagini per la strage di San Bernardino e i telefoni per i quali è disponibile il servizio CAIS comprendono anche il modello utilizzato dall’autore della strage Farook, un iPhone 5C con processore a 32 bit e iOS 9.x.

Per approfondimenti sul sistema di protezione dati di Apple iOS, il secure enclave, il boot process e tutto ciò che concerne la sicurezza dei dispositivi iOS consigliamo la lettura della iOS Security Guide ufficiale di Apple [WBM] mentre per una schematizzazione dei dispositivi Apple organizzata per processore, versione iOS e caratteristiche hardware e software consigliamo la pagina Wikipedia sui dispositivi iOS [WBM].