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ONIF - Convegno su Informatica Forense a Firenze

Seminario ONIF su Informatica Forense a Firenze

Venerdì 31 maggio 2019 si terrà a Firenze il seminario organizzato dall’Osservatorio Nazionale d’Informatica Forense ONIF dal titolo “Orizzonte 2020 Informatica Forense a supporto di Autorità Giudiziaria, Studi Legali, Aziende, Forze dell’Ordine e Privati”. La conferenza avrà luogo nella Sala Verde presso il Palazzo Incontri, in Via de Pucci 1 e durerà tutta la mattinata del 31 maggio, con coffe break offerto dall’Associazione ONIF per i partecipanti.

ONIF - Convegno su Informatica Forense a Firenze

Durante il seminario verranno trattati diversi argomenti relativi alle attività di perizia informatica e indagini digitali che i consulenti informatici forensi trattano quotidianamente durante il loro rapporto con l’Autorità Giudiziaria, gli Studi Legali, le Forze dell’Ordine, le aziende o i privati per cui prestano il loro servizio. In particolare, verranno approfonditi argomenti di attualità come la problematica della cloud forensics all’interno delle attività di mobile forensics, il rispetto per la Legge 48/2008, il registro olandese degli esperti NRGD, la manomissione di messaggi Whatsapp, l’utilità della digital forensics nella gestione di data breach e violazione dei dati e le tecniche di video forensics e perizia tecnica su immagini e video.

Il programma del convegno sull’Informatica Forense e Digital Forensics organizzato da ONIF a Firenze e moderato dalla Giornalista Dott.ssa Valentina Roselli è il seguente:

9:00 – Registrazione
9:15 – Apertura lavori: Banca Intesa Sanpaolo, Fondazione Forense di Firenze e Dott. Nanni Bassetti, Segretario Nazionale ONIF
9:30 – Le nuove regole e la revisione dell’albo CTU del Tribunale di Firenze, Ufficio di Presidenza del Tribunale di Firenze
10:00 – Il Netherlands Register of Court Experts (NRGD), Dott. Mattia Epifani
10:30 – Legge 48/2008, attesa quanto ignorata: dieci anni di casi reali, Ing. Paolo Reale e Avv. Elisabetta Guarnieri
11:00 – Break
11:20 – Analisi di dispositivi mobile: stato attuale, integrazione con il cloud e difficoltà future, Ing. Michele Vitiello e Dr. Paolo Dal Checco
11:40 – Rilevamento e conseguenze delle manomissioni sui messaggi WhatsApp Dott. Andrea Lazzarotto
12:00 – Digital Forensics Data Breach: perché gestire la violazione dei dati in maniera forense, Dott. Alessandro Fiorenzi
12:20 – Immagini e video digitali come fonte di prova, Dott. Massimo luliani
12:40 – Saluti e chiusura

La brochure del seminario sull’Informatica Forense organizzato da ONIF a Firenze è disponibile per il download al seguente link.

Si prega chi fosse interessato a partecipare all’evento di utilizzare, per l’iscrizione, il modulo presente sul sito EventBrite così da allocare i posti che sono, purtroppo, limitati a causa della dimensione della sala.

Conferenza ONIF a Bologna sulla rilevanza dell'informatico forense

Convegno sulla Rilevanza dell’Esperto Informatico Forense a Bologna

Conferenza ONIF a Bologna sulla rilevanza dell'informatico forenseCome ogni anno, ONIF – l’Osservatorio Nazionale sull’Informatica Forense – propone una conferenza aperta ai soci e al pubblico dedicata a diffondere i temi legati alla digital forensics. Il 25 maggio 2018 alle ore 09:00, si terrà presso la Sala Armi della Scuola di Giurisprudenza in Via Zamboni 22 a Bologna la conferenza intitolata “La rilevanza dell’esperto informatico forense sulla qualità dell’informazione giudiziale“, con la collaborazione di Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, CIRSFID.

L’evento sull’informatica forense è coordinato dal Prof. Cesare Maioli, CIRSFID – Università di Bologna, il comitato scientifico è composto da Carla Faralli, Raffaella Brighi, Michele Ferrazzano, Antonio Gammarota e Cesare Maioli. La partecipazione all’evento è libera e gratuita ma la capienza dell’aula impone la necessità di prenotazione, da effettuarsi tramite il sito EventBrite. Per maggiori informazioni, s’invita coloro che fossero interessati a scrivere all’indirizzo dell’associazione ONIF su [email protected].

Il programma del convegno sulla rilevanza dell’esperto informatico forense è il seguente:

Saluti

Michele Caianiello, Direttore del DSG – Università di Bologna
Carla Faralli, Direttrice del CIRSFID – Università di Bologna
Giovanni Sartor, CIRSFID – Università di Bologna

Presentazione dell’associazione ONIF

Paolo Reale, Presidente ONIF

Coordina

Cesare Maioli, CIRSFID – Università di Bologna

Informatica forense e OSINT su blockchain e cryptovalute

Paolo dal Checco, Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche (SUISS) – Università di Torino

Il Consulente Tecnico informatico: ruolo, diritti, doveri, compensi

Antonio Gammarota, CIRSFID – Università di Bologna

Best/mal practice e informatica forense: gli effetti su indagini e processi

Nanni Bassetti, ONIF

Data breach e GDPR: l’importanza della forensic readiness e dell’incident response

Alessandro Fiorenzi, ONIF

Tavola rotonda e discussione con i partecipanti

Coordinano Raffaella Brighi, CIRSFID – Università di Bologna – e Michele Ferrazzano, Università di Modena e Reggio Emilia

La locandina dell’evento ONIF 2018 a Bologna sulla rilevanza dell’esperto informatico forense è disponibile per il download a questo link.

Perizia fonica su registrazione audio per Le Iene

Perizia fonica per Le Iene

Perizia fonica su registrazione audio per Le IeneIn diversi mi stanno chiedendo quali software e metodologie di analisi forense ho utilizzato per la perizia fonica su registrazione telefonica eseguita per Le Iene nel servizio di Nicolò De Devitiis andato in onda su Italia Uno domenica scorsa. Per soddisfare la curiosità degli appassionati di audio forensics, a titolo di esempio di perizia fonica, illustrerò quindi brevemente in questo post i passi principali dell’analisi fonica per la verifica della manipolazione con comparazione vocale del file audio fornito per l’analisi.

La puntata de Le Iene, intitolata “La truffa del Sì” cui ho collaborato come perito fonico mostra come il call center che rivendeva contratti di un noto operatore dell’energia ha svolto pratiche commerciali scorrette contattando telefonicamente persone ignare, registrando i “Sì” da esse pronunciati al telefono e montandoli sulla registrazione di una conversazione telefonica durante la quale risulta che la vittima manifesta la sua intenzione di stipulare un nuovo contratto dopo aver disdetto il vecchio registrata in un “verbal order” utilizzato poi dalla Compagnia per migrare effettivamente il contratto come se si trattasse di un vero e proprio contratto cartaceo firmato.

Il verbal order è infatti una modalità di stiuplare un contratto a distanza, in particolare tramite telefono, sempre più diffusa e utilizzata ad esempio per la vendita di servizi e abbonamenti telefonici, di rete fissa o mobile, di pay-tv e abbonamenti satellitari, di prodotti finanziari o per attivazione di contratti di fornitura di servizi energetici. Il verbal order consiste sostanzialmente nella registrazione di una conversazione in cui si svolge una transazione economica, che documenta la correttezza ed autenticità dell’ordine impartito che dovrebbe essere corrispondente a quanto riportato poi sul contratto cartaceo e, ovviamente, a quanto realmente dichiarato dal consumatore.

In casi diffusi è stata, già in passato, riscontrata una difformità tra quanto indicato nel contratto e quanto pronunciato a voce: diversi consumatori lamentano l’inserimento a voce di parole non presenti nel testo del contratto, l’assenza di parole importanti o la sostituzione di alcune parole o frasi.

In questo caso, l’anomalia è particolare: a orecchio si ha già l’impressione che i 12 “Sì” pronunciati dalla Sig.ra Carla sono in realtà sempre lo stesso: gli autori della registrazione hanno infatti registrato quello vero (probabilmente ottenuto come risposta alla domanda circa l’identità della persona chiamata) e poi l’hanno montato come unica risposta in una telefonata in cui si chiedeva consenso per il cambio di gestore dell’energia elettrica.

Per ottenere la dimostrazione dell’identità dei 12 “Sì” e quindi la verifica della manipolazione del file audio, abbiamo proceduto in diverse maniere e con diversi software di audio forensics, commerciali e gratuiti oltre che open source, senza tra l’altro aver avuto bisogno di registrare un saggio fonico poiché la comparazione vocale era da svolgere all’interno dello stesso file:

Preciso che GIMP non è un software di audio forensics ma è stato utilizzato per mostrare, utilizzando la funzione dei livelli e sfruttandone la trasparenza graduale, la sostanziale identità dei diagrammi generati tramite PRAAT dove risultano evidenti le formanti, il timbro (pitch) e l’intensità della voce della Sig.ra durante la pronuncia della parola “Sì” che è stata poi copiata e incollata per 12 volte nella registrazione La metodologia utilizzata per verificare e dimostrare la manipolazione della registrazione telefonica mediante il montaggio delle parti di audio e la non originalità della telefonata è basata infatti sulla comparazione delle forme d’onda, dello spettrogramma, delle formanti, dei livelli, del timbro (pitch) oltre che dall’ascolto delle componenti ripetute ed estratte dalla traccia integrale.

Ho innanzitutto proceduto con l’estrazione, dalla telefonata registrata fornita alla Sig.ra Carla dopo le sue rimostranze sul cambio indesiderato del contratto, dei 12 intervalli durante i quali si sente la Sig.ra pronunciare “Sì” come risposta alle domande dell’operatore. Per selezionare esattamente l’intervallo corrispondente alla registrazione del “Sì” incollato con funzione di “merge” sulla telefonata pre-registrata, ho utilizzato iZotope RX 5 mettendo in risalto i contrasti delle frequenze nello spettrogramma così da identificare con precisione l’inizio e la fine del pezzo contenente il “Sì” che risulta durare per tutti e 12 i “Sì” esattamente 0.433 secondi.

Analisi e pulizia dell'audio per la perizia

L’immagine mostra l’analisi e la pulizia della registrazione audio dalle parole pronunciate dall’operatore telefonico, lasciando quindi soltanto ben evidenti le parti con il “Sì” che verranno utilizzate per periziare l’audio e dimostrarne la manipolazione. I segni blu indicano la forma d’onda dei “Sì”: più sono intensi, maggiore è l’intensità in Decibel e quindi il “volume” percepito della voce. Le tracce arancioni e gialle indicano invece le frequenze all’interno dello spettrogramma, dove nel campo del tempo che scorre in orizzontale abbiamo in verticale le frequenze mostrate dalla trasformata di Fourier schiarendo quelle più intense.

Comparazione dell'audio da parte dell'operatore telefonico del perito fonico

Già a occhio nella comparazione dell’audio estratto da tre “Sì” che un perito fonico può eseguire tramite strumentazione come iZotope RX Studio si nota come sia le forme d’onda sia lo spettrogramma dei 12 sì sia praticamente identico. Osservando ad esempio tre “Sì”, è evidente nello spettrogramma la stessa identica “figura” che si ripete uguale nonostante il brusio di sottofondo del call center sia sempre diverso: il “Sì” è stato “mescolato” all’audio della telefonata registrata e non “sostituito”, altrimenti si sarebbe percepito troppo il passaggio. Nel diagramma qui sopra (detto appunto “spettrogramma”) il suono e la voce vengono convertiti in una “forma” nella quale le parti più chiare indicano le frequenze con l’intensità più alta, frequenze che per i tre “Sì” formano la stessa identica forma.

Questo tipo di analisi si sarebbe potuto tranquillamente fare anche con Audacity e Speech Filing System (SFS), tool free e open source utilizzati in ambito di editing e audio forensics, ovviamente con strumenti come iZotope RX Studio o ancora meglio Sony/Magix Spectra Layers Pro si può avere una visione più chiara del fenomeno, che può persino diventare uno spettrogramma tridimensionale, come si può apprezzare nella seguente immagine generata tramite Sony/Magix Spectra Layers Pro, strumento spesso utilizzato da chi esegue attività di perizia fonica.

Spectra Layers utilizzato per una Perizia Fonica

Si può notare come le tre forme, che ripetiamo sono disegnate a partire dalle frequenze di tre “Sì” presi da punti diversi dalla registrazione dell’operatore, risultano sostanzialmente identiche, cosa praticamente impossibile da realizzare nella realtà anche pronunciando 1.000 volte una stessa parola. La riproduzione tridimensionale dello spettrogramma permette di apprezzare le altezze ruotando la posizione dell’osservatore e confermando ulteriormente l’identità delle parole pronunciate.

Perizia fonica di comparazione vocale con spettrogramma tridimensionale

Non accontentandoci delle frequenze, abbiamo proceduto ad analizzare le frequenze di risonanza prodotte dalla voce umana, dette formanti, calcolabili ad esempio tramite PRAAT o SFS (Speech Filing System) e riproducibili su di una tabella con il numero di formante come colonna (a partire dalla cosiddetta “fondamentale”∑, F0) e ogni “Sì” come linea.

Calcolo delle frequenze formanti e della frequenza fondamentale della voce

Le frequenze formanti in genere si calcolano sulle vocali pronunciate dal soggetto e sono caratteristiche del soggetto stesso e della vocale che sta pronunciando. Una volta raccolte le formanti nei vari punti ripetuti della registrazione, è possibile calcolarne la media, la deviazione standard, la deviazione standard media e l’errore percentuale e medio così da dimostrare la perfetta coincidenza (tenuto ovviamente conto del mix/merge con il rumore di sottofondo) del parlato nei punti in cui la Sig.ra Carla pronuncia la parola “Sì”.

Per una visione più chiara delle formanti, utilizziamo il software free ed open source PRAAT, sviluppato dall’Università di Amsterdam, che ci mostra

Comparazione vocale fonica tramite formanti mediante PRAAT

PRAAT ci permette di eseguire una comparazione vocale “visiva” osservando la sostanziale coincidenza della distribuzione dei punti rossi (che rappresentano le formanti) nello spettrogramma in basso, dellle linee blu (che rappresentano il timbro/pitch) e di quelle gialle (che rappresentano l’intensità della voce) confrontando il fonema di sinistra e quello di destra, corrispondenti a due “Sì” diversi nella registrazione fornita dall’operatore.

Confronto tramite video delle formanti prodotte tramite PRAATCome al solito, un video illustra in modo migliore il passaggio da una immagine all’altra, così presentiamo qui di fianco la transizione tra lo schema prodotto da PRAAT per un “Sì” verso quello prodotto per un “Sì” diverso nella registrazione. Si nota chiaramente come i punti rossi (che identificano le frequenze formanti) rimangono nella stessa area, così come la linea blu (pitch) e quella gialla (intensità), oltre alle sfumature di grigio che identificano lo spettrogramma stesso.

In conclusione, quindi, tramite questo esempio di perizia informatica, in particolare esempio di perizia fonica, abbiamo dimostrato come è avvenuta la comparazione vocale utilizzata per la perizia fonica svolta a supporto del servizio de Le Iene di Nicolò De Devitiis. Tale comparazione vocale ha dimostrato, tra l’altro senza bisogno di saggio fonico, come nella registrazione fornita dall’operatore telefonico alla Sig.ra Carla, la sua voce è stata prelevata e utilizzata per comporre una nuova registrazione, utilizzata poi per disdire il suo vecchio contratto e stipularne uno nuovo.

Corso su Digital Forensics ed Ethical Hacking

Corso di Digital Forensic ed Ethical HackingNei mesi di aprile e maggio 2017, presso l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia, si terrà il Corso di Digital Forensics & Ethical Hacking, dove avrò il piacere di partecipare come relatore insieme a docenti del calibro di Giovanni Ziccardi, Nanni Bassetti, Paolo Reale, Andrea Ghirardini, Mattia Epifani, Alessandro Borra, Massimo Iuliani e Lorenzo Faletra, docenti in buona parte afferenti l’Osservatorio Nazionale d’Informatica Forense (ONIF).

L’iscrizione al corso sulla digital forensics che si terrà a Brescia è limitata a 30 partecipanti che potranno seguire 32 ore di formazione pura, sia teorica sia pratica per un costo d’iscrizione di € 414,80 (€ 340 + IVA) ricevendo 32 CFP (per la categoria “corso”).

Lo scopo del corso di Digital Forensics ed Ethical Hacking è quello di fornire degli approfondimenti per chi ha una base di informatica forense e investigazione digitale, materia in continua trasformazione e divenire. Durante il corso i partecipanti potranno aggiornarsi su vari argomenti di informatica forense e potranno seguire dei laboratori pratici, impareranno a trovare file nascosti, a recuperare dati cancellati, a duplicare integralmente informazioni in modo non ripudiabile tramite copie forensi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti hardware o software, ricerche OSINT, Bitcoin forensics, crittografia, strumenti e metodologie per eseguire perizie multimediali su immagini e video, tecniche di attacchi informatici, mobile forensics, analisi di tabulati di traffico e strumenti per perizie su celle telefoniche e localizzazione.

Il corso viene interamente svolto in un’aula informatica, con 15 workstation, è possibile portare il proprio laptop per fare test ed esercizi che man mano verranno proposti nei corso di alcuni interventi.

Programma del Corso di Digital Forensics

Verrà consegnata ai partecipanti una pendrive usb con distribuzione CAINE e Parrot Security. Il corso è aperto oltre che agli Ingegneri, a Forze dell’Ordine, CTU, Periti, Investigatori, Informatici, Consulenti, Studenti, Avvocati e Appassionati di Indagini Informatiche.

Di seguito il programma dettagliato del corso di Digital Forensics ed Ethical Hacking che si terrà a Brescia, suddiviso per giornata e docente:

Martedì 11 Aprile 2017

Ore 9-13: Laboratorio di Digital Forensics con sistemi Open Source esempi pratici con Distro Caine, test e analisi forense (Dott. Nanni Bassetti);

Ore 14-18: Ethical Hacking, sistemi di protezione e di attacco di una rete informatica con sistema operativo Parrot Security (Lorenzo Faletra).

Giovedì 20 Aprile 2017

Ore 9-11: Morte del dato, immortalità delle informazioni, diritto all’oblio … La de-indicizzazione come strumento per rimuovere informazioni (Prof. Giovanni Ziccardi);

Ore 11-13: Multimedia Forensics: Tecnologie per l’investigazione di immagini e video digitali – Analisi dei metadati e di codifica – Tracce di singole e multipla compressione, Image and Video Ballistic (Dott. Massimo Iuliani);

Ore 14-18: iOS Forensics – Introduzione alle migliori pratiche per l’identificazione, acquisizione e analisi di dispositivi iOS – Bypass dei sistemi di protezione e limiti attuali, dimostrazioni live e test su dispositivi mobili e cloud (Dott. Mattia Epifani).

Martedì 4 Maggio 2017

Ore 9-11: Digital Forensics e investigazione digitale ruolo e compiti del Consulente Informatico Forense (Dott. Alessandro Borra);

Ore 11-13: Laboratorio Pratico di Informatica Forense – Acquisizione live con duplicatori vari, con Ufed4PC, Analisi con Axiom e Physical Analyzer (Ing. Michele Vitiello);

Ore 14-16: Bitcoin, Dark Web e indagini sulle criptovalute (Dott. Paolo Dal Checco);

Ore 16-18: OSINT e indagini sulle fonti aperte (Dott. Paolo Dal Checco);

Venerdì 26 Maggio 2017

Ore 9-12: Architettura delle reti mobili, analisi dei tabulati di traffico e relativi strumenti, localizzazione tramite analisi delle celle telefoniche, rilevazione e mappatura delle coperture per analisi forense, casi reali (Ing. Paolo Reale);

Ore 12-13 e 14-17: Cloud & Enterprise, casi pratici di Acquisizione e Analisi (Dott. Andrea Ghirardini);

Ore 17-18: test e valutazione finale (Ing. Michele Vitiello).

Per informazioni e iscrizioni, visitare questo link.

Risultati del sondaggio ONIF sull’Informatico Forense

Questionario sulla figura del Consulente Informatico ForenseSono stati pubblicati i risultati dell’elaborazione dei dati acquisiti grazie al sondaggio anonimo realizzato dall’Associazione ONIF circa la figura professionale dell’informatico forense, predisposto al fine di consentire di conoscere meglio il contesto e le modalità con cui e in cui opera chi svolge il mestiere di Consulente Informatico Forense  in Italia.

L’elaborazione dei risultati della sua compilazione, terminata il 31 dicembre 2015, ha richiesto del tempo ma i risultati sono davvero interessanti e sulla linea di quelli già ricavati a suo tempo dall’Associazione IISFA a livello nazionale e dalla SANS a livello internazionale. La figura del Consulente d’Informatica Forense ha ancora dei tratti incerti e da definire, a causa anche di carenze legislative e di regolamentazione che fanno sì che le conoscenze, i prezzi, la preparazione, i titoli, la professionalità, gli strumenti, l’esperienza possano variare in modo ancora sostanziale da consulente a consulente.

Il sondaggio ONIF è interamente dedicato alla professione dei Consulenti Informatici Forensi, coloro quindi che operano come attività prevalente nell’ambito delle perizie informatiche forensi come CTP, CTU, CT del PM o Perito del Giudice, anche in ambito stragiudiziale.

Come si può notare, le domande proposte sono state incentrate su tutti gli aspetti correlati all’attività di perito informatico: la formazione personale, l’aggiornamento professionale, l’ambito in cui si opera, le attrezzature di lavoro, la composizione dei compensi, i prezzi delle analisi informatiche forensi, le attività di divulgazione.

I risultati dell’analisi dei dati ricavati dal sondaggio sulla figura del perito informatico forense sono stati suddivisi in una presentazione, nel rapporto completo e in un riassunto per i giornalisti, visionabili pubblicamente ai seguenti link e disponibili per il download in PDF: