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Corso Digital Forensics e Cyber Security - Ordine degli Ingegneri di Venezia

Corso su Digital Forensics & Cyber Security per Ordine Ingegneri di Venezia

Dal 14 maggio al 12 giugno 2019 si terrà a Venezia il Corso su Digital Forensics & Cyber Security organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia e la Fondazione Ingegneri Veneziani, insieme all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia, la Fondazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia e il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Venezia.

Corso Digital Forensics e Cyber Security - Ordine degli Ingegneri di Venezia

Lo scopo del corso è quello di fornire una introduzione con successivo approfondimento nel mondo dell’informatica forense e investigazione digitale. Durante il corso ai partecipanti verranno aggiornati su vari argomenti di informatica forense e potranno seguire dei laboratori pratici, apprendendo le nozioni necessarie per eseguire perizie informatiche forensi, come la ricerca e il recupero di file nascosti o cancellati, l’esecuzione di copia forense di supporti digitali secondo le norme di legge e best practice, anche attraverso l’utilizzo di vari strumenti hardware e software, scopriranno le basi delle ricerche OSINT e dell’acquisizione forense delle pagine web o email, apprenderanno nozioni di crittografia, tecniche di attacco e difesa informatica, con integrazione continua e riferimenti a casi di studio reali opportunamente anonimizzati.

Il corso è rivolto, oltre che agli Ingegneri, anche a Forze dell’Ordine, CTU, Periti, Investigatori, Informatici, Consulenti, Studenti, Avvocati e Appassionati di Indagini Informatiche e permetterà di ricevere attestato di frequenza e riconoscimento di crediti formativi.

Con orario dalle ore 9,30 alle ore 13,15 e dalle ore 14,30 alle ore 18,15, presso la sede dell’Ordine in Via Bruno Maderna, 7, Mestre (Venezia) il corso sulla digital forensics e cybersecurity consiste in 30 ore di lezione frontale tenuta da un team di docenti provenienti da tutta Italia, tutti operanti nell’ambito dell’informatica forense e delle indagini digitali.

I docenti del corso su digital forensics e cybersecurity sono i seguenti: l’Ing. Alberto Bulzatti, il Dott. Nanni Bassetti, l’Ing. Michele Vitiello, il Dr. Paolo Dal Checco, l’Ing. Paolo Reale, il Dott. Massimo Iuliani

Il programma del Corso su Informatica Forense e Cyber Security che si terrà a Venezia Mestre, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri, è il seguente:

PRIMA GIORNATA – Martedì 14 maggio 2019

Presentazione corso e saluti di benvenuto
Ingegnere Alberto Bulzatti – Dottor Nanni Bassetti
Introduzione alla Digital Forensics e cenni alla Cyber Security: Best practices e acquisizione della prova scientifica. Laboratorio di Digital Forensics con sistemi Open Source esempi pratici con Distro Forense Caine, test e analisi forense.

SECONDA GIORNATA: Martedì 28 maggio 2019

Ingegnere Michele Vitiello
Digital Forensics e investigazioni digitali: ruolo e compiti del Consulente Informatico Forense. Copia Forense e Analisi con strumenti commerciali, Ufed 4PC, Axiom e tool commerciali. Laboratorio Pratico di Informatica Forense.
Dottor Paolo Dal Checco
OSINT e Informatica Forense: principali tecniche di ricerca online da fonti aperte. Acquisizione forense della prova digitale presente su Internet ottenuta anche tramite ricerche OSINT: siti web, forum, profili social network ma anche email, PEC, chat e messaggi. Cristallizzazione delle evidenze, privacy e catena di conservazione.

TERZA GIORNATA – Lunedì 3 giugno 2019

Ingegnere Paolo Reale
Architettura delle reti radiomobili: analisi dei tabulati di traffico e relativi strumenti, localizzazione tramite analisi delle celle telefoniche, rilevazione e mappatura delle coperture per analisi forense, casi reali.

QUARTA GIORNATA – Mercoledì 12 giugno 2019

Dottor Massimo Iuliani
Multimedia Forensics: Tecnologie per l’investigazione di immagini, video e Audio digitali (Restauro, Perizia Fonica e Trascrizione Intercettazioni), – Analisi dei metadati e di codifica- Tracce di singole e multipla compressione, Image and Video Ballistic.

SWGDE Draft on Digita Evidence for Public Comment

SWGDE pubblica bozza di nuove linee guida per informatica forense

Lo Scientific Working Group on Digital Evidence ha pubblicato da pochi giorni le nuove linee guida per regolamentare alcune aree della digital forensics, in particolare l’acquisizione e analisi di smartphone e cellulari, l’image e video forensics, l’utilizzo delle funzioni hash MD5 e SHA256 nella digital forensics e multimedia forensics e per concludere la comparazione visiva di immagini.

SWGDE Draft on Digital Evidence for Public Comment

Lo SWGDE – Scientific Working Group on Digital Evidence – riunisce dal 1988 organizzazioni impegnate nel capo dell’acquisizione e analisi di prove digitali multimediali e digitali e mira a rafforzare la collaborazione fra enti oltre alla qualità e coerenza delle attività svolte dalla comunità d’investigatori, analisti e periti informatici che si occupano quotidianamente d’informatica forense. Inizialmente, l’associazione è statafin dall’inizio composta da membri d’istituzioni come ATF, DEA, FBI, IRS-CID, US Customs, US Postal Inspection Service e il US Secret Service. La NASA e il Department of Defense Computer Forensics Laboratory hanno partecipato fin dagli esordi, seguiti da  rappresentanti del North Carolina, Pennsylvania e Illinois State Crime Laboratories che con il Florida Department of Law Enforcement sono poi stati seguiti da agenzie locali. La voce dell’SWGDE è quindi autorevole e da anni considerata portatrice di linee guida che tendono a diventare spesso standard nelle interpretazioni delle varie forze dell’ordine locali o consulenti informatici forensi.

I documenti pubblicati pochi giorni fa dall’SWGDE sono quattro e dettagliano quattro aree dell’informatica forense finalizzata alla produzione di una perizia informatica a uso legale, con lo scopo di definire linee guida che possono essere commentate e integrate – in bozza – per giungere a un documento finale condiviso.

SWGDE Best Practices for Mobile Device Evidence and Collection, Preservation, and Acquisition

Pubblicato nella versione 1.0 del 4 dicembre 2018, si tratta di un documento che illustra le pratiche da seguire per la raccolta, conservazione e acquisizione di prove digitali da smartphone, cellulari e dispositivi mobili, disciplina nota come mobile forensics e che riguarda proprio l’attività di perizia su cellulari e smartphone. La raccolta e la conservazione dei dati dei cellulari viene eseguita sul campo o in laboratorio e in entrambi i casi i tecnici forensi necessitano di linee guida per raccogliere, preservare e acquisire le evidenze digitali che poi dovranno essere utilizzate per la produzione di perizie informatiche a uso legale per produzione in giudizio.

SWGDE General Photography Guidelines for the Documentation of Evidence Items in the Laboratory

Pubblicato nella versione 1.0 del 4 dicembre 2018, consiste in un elenco di linee guida sulla documentazione fotografica dei reperti in laboratorio per documentare le condizioni precedenti, contemporanee e successive all’analisi delle evidenze digitali nell’ambito della perizia informatica. Le informazioni contenute nel documento sono destinate a chi opera fotografie in ambito d’informatica forense, senza entrare nei dettagli della comparazione d’immagini.

SWGDE Position on the Use of MD5 and SHA1 Hash Algorithms in Digital and Multimedia Forensics

Pubblicato nella versione 1.0 del 4 dicembre 2018, lo scopo del documento è quello d’illustrare come l’utilizzo degli algoritmi di hash MD5 e SHA1 risulti accettabile per alcune funzioni nelle discipline di digital forensics e multimedia forensics, nonostante gli algoritmi siano stati ritenuti inadeguati dal punto di vista crittografico per applicazioni di più ampio respiro.

SWGDE Technical Overview for Forensic Image Comparison

Pubblicato nella versione 1.0 del 4 dicembre 2018, il documento fornisce a chi si avvicina all’analisi forense delle immagini un’infarinatura sulla storia della comparazione forense delle immagini e della fondazione tecnica, metodologica, delle limitazioni del confronto delle immagini a fini giudiziari.

Conferenza a Verona organizzata da Ordine degli Avvocati di Verona

Acquisizione e Produzione in Giudizio della Prova Digitale

Acquisizione e Produzione in Giudizio della Prova Digitale” sarà il titolo dell’intervento che terrò giovedì 29 novembre 2018, durante il convegno su “Tools, Applicativi e Piattaforme che semplificano la Professione“, organizzato dalla Commissione Informatica del C.O.A. di Verona che ringrazio per il cortese invito.

Conferenza a Verona organizzata da Ordine degli Avvocati di VeronaIl mio talk di Verona verterà specificatamente sull’importanza della fase di acquisizione forense delle prove digitali alla luce di una produzione delle stesse in Giudizio, nell’ambito di processi penali o civili ma anche in caso di utilizzo stragiudiziale delle prove informatiche. Molto spesso gli Studi Legali sono i primi a entrare in contatto con evidenze elettroniche di ogni tipo, che richiedono un’attenta fase di copia conforme precedente a quella di visione o analisi. La perizia informatica a uso legale, svolta ad esempio da consulenti tecnici di parte, implica una rigida metodologia di acquisizione delle prove per poterle poi produrre in Giudizio, metodologia che deve essere ben nota anche dai legali che in genere entrano in contatto per primi con il cliente, sia esso parte offesa o richieda un consulente della difesa come indagato o imputato.

La presentazione illustrerà le tecniche base d’informatica forense applicate alla raccolta di prove da supporti come pendrive, hard disk, dvd, cloud, internet, social network, siti web, smartphone, cellulare, email, PEC. Veranno indicate con metodo le fasi della perizia informatica che il consulente informatico forense esegue ad esempio tramite una copia conforme a uso legale di chat Whatsapp, pagine o profili Facebook (ad esempio per acquisire le prove una diffamazione via Facebook), siti Internet, registrazioni ambientali o telefoniche, SMS, fotografie, video, etc…

Il seminario, che si terrà presso l’Auditorium Banco BPM  in Via della Nazioni, 4, Verona, durerà dalle 14:30 alle 17:30 e avrà il seguente programma:

  • Avv. Nicol aManzini – Delegato per l’informatica del C.O.A. Verona
  • Avv. Franco Zumerle – Coordinatore Comm. Informatica c/o C.O.A. Verona
  • Dr. Paolo Dal Checco – Consulente Informatico Forense
    • Prova Digitale: Acquisizione E Produzione In Giudizio
  • Avv. Claudio De Stasio – Avvocato in Grosseto
    • Dirittopratico.It: Utilità Pronte All’uso Per Il Professionista
  • Dr. Stefano Baldoni – Consulente IT in ambito legale
    • Slpct: L’alternativa Open Source Per Il Processo Telematico
  • Avv. Gianni Casale – Avvocato in Modena
    • Anthea: Un’applicazione Per Eliminare I Contrasti Familiari
  • Agenzia Entrate – Dr. Felice Ungheri – CapoUfficio Tecnologie e Innovazione Dir. Prov. Venezia
    • Fatturazione Elettronica: Il Punto Di Vista Dell’agenzia Delle Entrate

La locandina in PDF della Conferenza organizzata a Verona durante il quale parlerò di acquisizione forense delle prove informatiche è scaricabile da questo link. Ai partecipanti verranno conferiti  3 crediti formativi in materia obbligatoria, a seguito d’iscrizione su piattaforma Riconosco. Si ringrazia il Banco BPM per la concessione della sala.

Scuola del Difensore Penale presso il Palazzo di Giustizia di Torino

Scuola per la Formazione Tecnica e Deontologica del Difensore Penale

Scuola del Difensore Penale presso il Palazzo di Giustizia di TorinoMartedì 18 settembre 2018, dalle 14:30 alle 17:30, terrò a Torino la lezione “L’analisi dei delitti contro la personalità individuale, la libertà personale e dei reati informatici attraverso la discussione di casi pratici” insieme agli Avv.ti Giuseppe Caprioli e Monica Senor nell’ambito della “Scuola per la Formazione Tecnica e Deontologica del Difensore Penale” organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e dalla Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta per il 2018 e 2019 con la collaborazione degli Avv.ti Guido Anetrini, Flavio Campagna, Francesca Maria Chialva, Federico Morbidelli, Marco Longo, Luciano Paciello, Barbara Passanisi, Vittorio Maria Rossini, Claudio Strata e la direzione dell’Avv. Daniele Zaniolo.

Scuola di Formazione Tecnica e Deontologica del Difensore Penale

Il mio modesto contributo verterà sulle problematiche legate alla raccolta delle prove, fin dalla fase iniziale, quando si corre alto rischio di perdere o corrompere le evidenze digitali a causa di azioni errate (da parte di vittima o chi interviene e la supporta). Tratterò quindi alcuni casi pratici illustrando cosa è bene fare e cosa è consigliabile non fare per gestire al meglio un reato informatico dal punto di vista tecnico di informatica forense, in collaborazione con il consulente della difesa. Il legale avrà quindi alcune indicazioni su come condurre l’indagine difensiva supportando il consulente tecnico di parte, l’informatico forense o l’investigatore informatico nella perizia tecnica e analisi forense sui dispositivi o sui dati a disposizione. Verranno altresì mostrati alcuni esempi di perizie informatiche nei quali sono state prese scelte diverse in base alle tipologie di prove da inserire a processo tramite acquisizione forense, siano esse dati presenti su PC, notebook, smartphone, web, rete, social network.

L’incontro si terrà presso la Maxi Aula 2 del Palazzo di Giustizia di Torino e fa parte di un ciclo di lezioni avviato a febbraio 2018 che terminerà a maggio 2019. Tutti gli argomenti oggetto delle lezioni in programma saranno trattati ponendo specifica attenzione alla casistica, alle strategie difensive e agli aspetti deontologici rilevanti. Per maggiori informazioni, s’invita a visionare il volantino riportato online dall’Ordine degli Avvocati di Cuneo è disponibile in copia locale anche a questo link.

Telegram aggiunge la possibilità di esportare le singole chat

Esportazione di singola chat, gruppo, bot o canale TelegramTelegram ha da poco annunciato la possibilità di esportare una singola chat (ma anche gruppo, canale o bot) dal proprio profilo, includendo messaggi di testo, messaggi vocali, messaggi video, foto, filmati, stickers, GIF animate, vcard dei contatti, location e file allegati con un limite di 1.5 GB in totale. Vediamo come fare a esportare le proprie chat con relativi vantaggi, limiti e possibilità di utilizzo.

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