Controllo dei Lavoratori

Perizia Informatica per il Controllo del Lavoratore DipendenteNell’ambito delle Perizie Informatiche Forensi, una richiesta sempre più frequente da parte delle aziende e professionisti o imprenditori è quella del controllo dei lavoratori e dei dipendenti, effettuato in tempo reale o in differita tramite l’analisi degli strumenti in uso al dipendente.

La problematica dei controlli datoriali e delle attività di consulenza tecnica o perizia informatica sugli strumenti aziendali in uso ai dipendenti va affrontata con le dovute cautele tecniche e giuridiche ma può permettere di scoprire eventuali comportamenti illeciti dei lavoratori nei confronti dell’azienda o dei loro datori di lavoro. Sempre più spesso infatti si rilevano tentativi di furto di know-how aziendale, violazione di segreti industriali, concorrenza sleale a danno dell’azienda da parte di “dipendenti infedeli”.

Il controllo del lavoratore infedele prevede innanzitutto una valutazione degli aspetti giuridici e contrattuali legati al contesto in cui è necessario l’intervento (eventuali policy aziendali, Statuto dei Lavoratori, Jobs Act, TOS, condizioni di utilizzo delle apparecchiature e dei dati, informativa interna, disciplinare, etc…) al fine di poter individuare una linea di azione tecnica.

Controlli tecnici sul dipendente infedeleL’azione di controllo sugli strumenti informatici in uso al lavoratore o al dipendente infedele si realizza tramite una perizia informatica sui dati preventivamente “congelati” cautelativamente tramite copie forensi certificate mediante valori hash di controllo e timestamp digitale, sotto il profilo di rispetto e tutela della privacy del dipendente. In base al contesto si possono prendere in considerazione analisi tecniche mediante metodologie proprie dell’informatica forense su computer, cellulari, attività di rete, analisi degli spostamenti e – a seguito di opportune valutazioni sulla Privacy – i dati digitali generati e fruiti tramite gli strumenti aziendali, siano smartphone, computer portatili o fissi, tablet o altro.

La perizia informatica forense ai fini di contestazioni ai dipendenti infedeli di eventuali illeciti può riguardare, a seconda dei casi, l’utilizzo della posta elettronica, la navigazione su web, l’utilizzo del computer o del cellulare/smartphone aziendale da cui possono emergere profili come il furto di proprietà intellettuale o industriale, furto di database o elenchi clienti, sottrazione di progetti o informazioni riservate, concorrenza sleale. L’esame finalizzato a rilevare comportamenti illeciti del dipendente o collaboratore può coinvolgere analisi forense e indagini digitali su hard disk, pendrive USB, CD o DVD, condivisioni di rete, utilizzo di caselle di posta elettronica, navigazione su Web, portali e social network,

A seguito dell’indagine informatica sugli strumenti ti lavoro commissionata a tutela della difesa del patrimonio informativo aziendale, il dipendente infedele può quindi vedersi contestate diverse imputazioni a seconda degli elementi probatori rilevati durante la perizia informatica e certificati in modo oggettivo tramite analisi tecniche forensi. Dagli esami i computer e dispositivi in uso al lavoratore possono infatti emergere attività di copia di file su pendrive o hard disk, invio elenco clienti o fornitori, anche via email, sintomo di episodi di furto d’informazioni riservate e know-how aziendale.

E’ preferibile che le attività d’indagine sui dipendenti infedeli avvengano a seguito di confronto con gli Avvocati o lo Studio Legale che segue l’Azienda, poiché se non si opera in maniera corretta possono insorgere problematiche relative alla Legge sulla Privacy, al Codice in Materia dei dati personali o sensibili e allo Statuto dei Lavoratori. Una volta chiarita eventuale presenza di policy aziendale, lettera d’incarico che include condizioni di utilizzo degli strumenti, informativa su incaricato e trattamento dei dati personali, eventuale altra documentazione firmata dal dipendente si procede con l’analisi del computer del dipendente infedele o disonesto, del collaboratore infedele o dei soci infedeli. Talvolta è doverosa la collaborazione con investigatore privato, per le mansioni non coperte dalle attività d’indagine proprie del consulente informatico forense, così come l’esecuzione delle operazioni in contraddittorio con il dipendente per poter garantire il rispetto della Privacy.

Una volta chiarito l’ambito di operatività e le condizioni favorevoli per le investigazioni aziendali – anche eventualmente in contraddittorio – lo Studio produrrà una relazione tecnica forense contenente le risultanze dell’indagine sui PC, cellulari, email o dispositivi aziendali in uso o accessibili ai dipendenti infedeli finalizzata a ricostruire le attività ivi svolte e i dati acceduti, identificando eventuali reati come concorrenza sleale, accesso abusivo, copia massiva d’informazioni riservate aziendali, violazione di proprietà intellettuale. Lo Studio si preoccuperà di come identificare i comportamenti infedeli dei dipendenti in modo del tutto legale, senza violare la loro Privacy e preferibilmente su incarico d’indagine difensiva da parte di Avvocati, Studi Legali o Agenzie Investigative.

Lo Studio esegue continua ricerca e aggiornamento sull’argomento dell’investigazione aziendale, partecipando fra i relatori di seminari sul controllo dei lavoratori o come autori di pubblicazioni sui controlli datoriali sugli strumenti in uso al dipendente infedele, in particolare studiando come le indagini aziendali interagiscono con le normative quali Codice Privacy, GDPR, D.Lgs 231 oltre alla legislazione vigente che regolamenta le attività d’indagine sui lavoratori e sui loro dispositivi aziendali.


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