Perizia Scatola Nera e VDR

In alcuni casi la ricostruzione di percorsi o incidenti è possibile tramite le perizie su navigatori GPS presenti a bordo di auto, aerei, alianti o navi. In altri casi è invece possibile eseguire direttamente perizie sulle scatole nere installate sui mezzi e destinate appositamente ad archiviare le informazioni circa gli spostamenti el o stato del mezzo a fini ricostruttivi in seguito a incidenti o contestazioni.

Perizia su Scatola NeraL’attività di perizia sulla scatola nera può essere condotta in diverse modalità, in base alla tipologia di logger su cui ci si trova a lavorare. Il fine dell’analisi forense è sempre quello di acquisire in maniera forense i dati presenti all’interno della memoria del VDR (Voyage Data Recorder) garantendo ove possibile la ripetibilità e la tracciabilità delle operazioni svolte secondo i canoni della ormai nota informatica forense.

Le scatole nere per antonomasia sono quelle degli aerei e delle navi, che presentano tra l’altro tecnologie in genere consolidate e spesso proprietarie, non facili da approcciare in termini d’informatica forense. I VDR, Voyage Data Recorder, sono in genere il primo oggetto di analisi forense e perizia tecnica investigativa in caso d’incidente aereo o navale, per questo motivo la disciplina che regolamente la perizia su VDR e scatole nere deve essere rigorosa – secondo le metodologie e best practices adottate per le perizie informatiche – e far uso di strumentazione e conoscenze adeguate.

Le perizie sulle scatole nere possono coinvolgere versioni “soft” come i logger installati sugli alianti o le scatole GPS per le auto ma anche i dispositivi di tracciamento GPS di aerei, elicotteri, navi, ambulanze, mongolfiere e persino auto o atleti sportivi che nel praticare trekking portano con sé logger o braccialetti fitness con GPS.

Ovviamente l’affidabilità massima si avrà nei casi in cui a bordo sono installati sistemi di rilevamento e tracciamento dei dati “ufficiali”, ciò che conosciamo come “scatole nere”, se possibile forniti di strumenti anti-tampering e compromissione. Ogni strumentazione possiede differenze che ne rendono la fase di acquisizione forense e cristallizzazione dei dati più o meno semplice, in particolare se l’analisi segue incidenti ove il supporto si è rovinato oppure se la memoria era mal funzionante già in precedenza, come in alcuni casi è avvenuto.

La prima fase, in caso di sinistri o incidenti nei quali sono coinvolti veicoli, è quella dell’acquisizione forense della scatola nera, tramite strumentazione atta ad assicurare la conservazione dei dati originali e ad impedirne l’alterazione, con procedure che assicurino la conformità dei dati acquisiti a quelli originali e la loro immodificabilità. A seguito di copia conforme certificata del contenuto della black box, si procederà all’analisi forense della scatola nera, ricostruendone il contenuto e, ove possibile, impiegando simulatori o player che permettano di mostrare in tempo reale posizione, velocità, condizioni del mezzo.

La perizia su scatole nere, logger, sistemi di tracciamento GPS può permettere di recuperare dati come il percorso seguito dal mezzo, velocità, accelerazione, decelerazione, eventuali frenate o urti (ad esempio in concomitanza di un sinistro), audio o video registrato nella cabina di pilotaggio o all’interno del veicolo o qualunque informazione la scatola nera abbia archiviato al suo interno.

 


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