Lo Studio fornisce supporto nel recupero di credenziali di accesso come username e password ad account di posta elettronica, PC, smartphone, hard disk, cloud nei casi in cui il titolare ne detiene il diritto ed è in grado di dimostrarlo.
L’attività di recupero dei dati di accesso o di sblocco può permettere il ripristino di caselle di posta bloccate, hard disk o documenti criptati, cellulari e smartphone protetti da PIN o password e account cloud come Dropbox, iCloud, Google Drive sui quali sono memorizzati dati d’importanza per il cliente.
Per poter fornire il servizio di recupero password o PIN si richiede che il cliente certifichi e dichiari la proprietà o il diritto di utilizzo del dispositivo o degli account mediante ricevuta di acquisto o ulteriori testimonianze e attestazioni che verranno opportunamente verificate.
Le casistiche nelle quali può essere strategico il supporto tecnico e legale per recuperare le password di account Facebook, Twitter, Instagram o email sono molteplici:
Accesso agli account di un utente deceduto
In caso d’impossibilità di accesso ai dispositivi o agli account di una persona deceduta, i famigliari o gli aventi diritto possono richiedere l’accesso a caselle di posta elettronica, profili Facebook, Twitter, Linkedin, servizi cloud come Dropbox, iCloud, Google Drive o qualunque tipo di account online della persona scomparsa.
La maggioranza dei servizi di posta elettronica (Libero, Gmail, Tiscali, Yahoo, etc…) prevede delle procedure per il recupero delle password da parte dei parenti dei soggetti deceduti, ma non sono sempre semplici da seguire e spesso richiedono assistenza di tecnici specializzati o di studi legali. Quando non è possibile ottenere il supporto dei provider, infine, è necessario attivarsi per recuperare i dati di accesso direttamente dai computer, dai cellulari, da eventuali pendrive, fogli excel o password manager, anche a costo di forzare eventuale cifratura attivata dal famigliare (consapevolmente o meno) quando ancora era in vita tramite sistemi di brute force basati su dizionario o wordlist.
Accesso ai dati di una persona deceduta
La problematica dell’accesso ai documenti delle persone morte, non soltanto quando il tragico evento avviene all’improvviso, è ormai sempre più frequente. I clienti ci chiedono spesso come sbloccare lo smartphone di un proprio famigliare che è venuto a mancare, come accedere al suo PC per scaricare i documenti, la contabilità, le fotografie e i filmati.
Frequenti i casi di tablet, iPad, iPhone, smartphone Android da sbloccare perché i familiari non conoscono il PIN o la password del proprio compianto, in particolare quando la dipartita avviene in modo inaspettato o non si è pianificato un passaggio di credenziali. Può infatti essere necessario accedere alle chat Whatsapp, Facebook Messenger, Telegram, agli SMS, ai contatti o all’elenco delle chiamate fatte e ricevute di una persona morta, se il soggetto venuto a mancare non ha lasciato il PIN o la password di sblocco del cellulare o dello smartphone.
Può inoltre succedere che si dimostri necessario accedere a un backup iTunes di una persona deceduta, oppure conoscere la sua password di backup dell’iPhone o dell’iPad per poter eseguire l’acquisizione forense del contenuto dello smartphone, o ancora accedere a dischi criptati, PC con Windows, Mac OS o Linux, file protetti da password, documenti Office o archivi compressi.
Recupero della password degli account online
Non è necessario che avvenga per forza la dipartita di un parente o famigliare, si può semplicemente dimenticare o smarrire una password per rimanere tagliati fuori dai propri account di posta, Facebook, Linkedin o dai propri telefonini, PC, Tablet. In tal caso, conviene tentare prima di avvalersi del supporto per il ripristino della password fornito dai provider, che però spesso non risulta sufficiente perché magari si è perso anche l’account di sicurezza, il numero di cellulare indicato in fase di registrazione o non si ricordano i dati che il fornitore del servizio richiede per verificare l’identità del richiedente la password.
In tal caso, spesso può diventare impossibile recuperare i dati ed entrare nei propri account, anche se in passato si era ovviamente autorizzati a farlo, magari perché sul browser era rimasta aperta la sessione tramite cookies di autenticazione o nel programma di posta elettronica è memorizzata la parola chiave del proprio indirizzo email.
Lo Studio può in tali casi supportare il cliente tramite attività congiunta tecnica e legale, inoltrando da un lato le richieste corrette ai provider (Facebook, Posta Elettronica, etc…) e dall’altro ricercando eventuali credenziali lasciate inconsapevolmente sui PC o sui cellulari.
Smarrimento o dimenticanza della password del PC o del Mac
Windows, Mac OS ma anche Linux richiedono ormai in automatico d’impostare una password per l’accesso al PC. Se la password viene dimenticata, è possibile forzarla (a meno che non sia attiva cifratura) con procedure tecnicamente consolidate, ottenendo in ogni caso l’accesso ai dati e spesso anche la vecchia password dimenticata e la rimozione della richiesta d’inserimento password, così da ripristinare l’utilizzo normale del PC.
Anche in questo caso, lo Studio offre il servizio di sblocco della password di Windows, Mac OS o Linux finalizzato ad accedere ai dati o riutilizzare il sistema. Se non è attiva cifratura sul disco, la procedura è piuttosto semplice e consolidata, tanto da poter essere anche illustrata al cliente con un minimo background tecnico anche da remoto.
Recupero della password di un disco o file cifrato
Se il disco è cifrato – sia per i PC, Mac OS o smartphone il recupero della password può essere un’operazione complessa, dato che è necessario trovare la parola chiave corretta tramite molteplici tentativi basati su liste (dizionario oppure una lista di parole probabili). Lo Studio offre il servizio che permette di tentare di ritrovare le password di dischi criptati, sia Windows (tramite ad esempio Bitlocker, EFS, TrueCrypt o VeraCrypt, etc…) sia Mac OS (FileVault 2) ma anche Linux (con LUKS).
Sempre nell’ottica di una encryption robusta, può essere stato utilizzato il protocollo PGP o GPG per cifrare dei file, sia tramite cifratura simmetrica sia asimmetrica. Lo Studio fornisce il supporto per tentare di decifrare i file, ovviamente dove umanamente possibile, tramite bruteforce o ricerca di eventuali credenziali salvate su PC o smartphone.
Sblocco della password di backup Apple iTunes degli smartphone iPhone o tablet iPad
Spesso inconsapevolmente, gli utenti impostano una password di backup per il proprio iPhone o iPad che attiva la cifratura dei backup iTunes salvati sul PC richiedendo quindi la conoscenza di tale parola chiave per il ripristino dei dati o anche soltanto l’accesso. Lo Studio fornisce un servizio di ritrovamento della password o del PIN di backup iTunes degli smartphone e tablet Apple, permettendo di accedere al contenuto della sincronizzazione del proprio iPhone o iPad salvata sul PC o di quello di un proprio congiunto o famigliare che è venuto a mancare.
Ripristino della password di documenti Office o Archivi Compressi
Se viene persa la password di documenti Microsoft Office come Word (DOC e DOCX) o Excel (XLS o XLSX) oppure archivi compressi (ZIP, RAR, 7ZIP, etc…) esistono strumenti e programmi per il recupero. Lo Studio fornisce servizi di recupero di password Word o Excel o di file compressi con ZIP, RAR o 7ZIP, ovviamente senza poter fornire la garanzia di recupero perché la riuscita dell’operazione dipende dalla qualità della password utilizzata per cifrare i documenti.
Smarrimento o cambio involontario di PIN dei telefonini
Ormai sempre più di frequente giungono richieste di supporto per lo sblocco del PIN di un cellulare a causa di dimenticanza o cambio/attivazione involontaria da parte del proprietario dello smartphone o di bimbi che stavano giocando con il dispositivo mobile.
Lo Studio fornisce consulenza informatica nello sblocco di telefoni anche protetti da PIN e password, avvalendosi delle migliori tecnologie e servizi a oggi disponibili. Non sempre è possibile bypassare il PIN non noto di uno smartphone ma i casi nei quali abbiamo successo con lo sblocco della password sono in aumento.