Archivi autore: Paolo Dal Checco

Informazioni su Paolo Dal Checco

Consulente Informatico Forense specializzato in Perizie Informatiche e Consulenze Tecniche di Parte e d'Ufficio per privati, avvocati, aziende, Tribunali e Procure.

La prova informatica nei processi civili e penali riformati – Ordine degli Avvocati di Torino

Martedì 1 ottobre 2024 si terrà dalle ore 10 alle 13 – presso il Palazzo Capris, Fondazione Fulvio Croce, Via Santa Maria 1, Torino – il seminario intitolato “La prova informatica nei processi civili e penali riformati – Il dovere di verità dell’Avvocato”.

Durante il seminario, organizzato dalla Commissione Informatica dell’Ordine degli Avvocati di Torino, darò il mio contributo informatico forense con una relazione sulle prove informatiche forensi, la loro validità scientifica nel processo, le modalità di acquisizione forense e gli errori tipicamente commessi in ambito civile e penale per la produzione delle evidenze digitali.

Prova Informatica nei Processi Civili e Penali

Come consulente informatico forense, il mio ruolo è quello di CTP informatico in diversi procedimenti penali e civili in affiancamento a Studi Legali e Avvocati, oltre che CTU Informatico per Giudici e Consulente Tecnico di Pubblici Ministeri. Il mio intervento durante il seminario prenderà spunto da queste attività di perizia informatica per enunciare i princìpi di acquisizione forense della prova digitale – nota anche come “copia forense“) e mettere in guardia i legali partecipanti all’evento circa gli errori che più spesso vedo commettere da parte dei non addetti ai lavori.

ll programma della sessione mattutina del seminario organizzato dal COA Torino della conferenza vedrà l’intervento dei seguenti relatori:

  • Dott. Paolo Dal Checco (consulente informatico forense)
  • Avv. Laura Garbati – Manuela Monti – Filippo Perlo (commissione informatica COA Torino)
  • Avv. Marco Ciurcina (consigliere COA Torino)

Nel pomeriggio il seminario proseguirà con la trattazione circa “Le specifiche tecniche per il processo telematico civile e penale – analisi, casistica e criticità” a cura dei seguenti relatori:

  • Avv.ti Andrea Ricuperati – Amanda Paschetta – Massimo Davi (commissione informatica COA Torino)
  • Avv. Giuseppe Vitrani (consigliere COA Torino)

La partecipazione alla giornata è titolo per l’attribuzione di 2 crediti formativi, di cui 1 in deontologia, per la partecipazione a ogni singola sessione formativa

Anche durante la giornata successiva di mercoledì 2 ottobre 2024 l’evento avrà una prosecuzione con un intervento dalle ore 10 alle 13 sul “r”Recepimento della Direttiva NIS2 e l’applicazione della legge 90/2024 – Problematiche per gli Enti Pubblici” da parte dei seguenti relatori:

  • Avv.ti Laura Garbati – Giuseppe Vitrani (commissione informatica COA Torino)
  • Avv. Marco Briccarello (commissione diritto amministrativo COA Torino)

Durante la giornata di mercoledì 2 ottobre i relatori affronteranno i seguenti temi:

  • ambito di applicazione e perimetro degli enti pubblici coinvolti
  • governo della cybersecurity – le nuove figure di soggetti responsabili la gestione degli appalti pubblici – requisiti dei fornitori
  • nuovi obblighi all’orizzonte per gli Ordini Professionali?

La partecipazione a questo evento è titolo per l’attribuzione di 3 crediti formativi.

Per gli avvocati è obbligatoria l’iscrizione sulla piattaforma “Riconosco”, è possibile l’iscrizione anche a una singola sessione o seguire l’evento da remoto su piattaforma Zoom al link visibile su “Riconosco” ai soli prenotati. L’attribuzione dei crediti formativi ai partecipanti da remoto avverrà a seguito della risposta a un sondaggio che verrà visualizzato durante l’evento

La locandina dell’evento COA – incluse le due giornate di martedì 1 e mercoledì 2 ottobre 2024 – che si terrà a Torino è scaricabile/visionabile dal seguente link.

Per l’Espresso sulle truffe bancarie dei bonifici tramite SIM Swap

Sto avendo ottimi riscontri circa l’articolo uscito sull’ultimo numero de l’Espresso dove si parla di SIM Swap con un mio piccolo contributo sulle attività di informatica forense che ho svolto nell’ambito delle frodi sui bonifici.

In particolare, ho parlato di una perizia informatica che è poi servita a far vincere la causa al cliente, che nel pezzo racconta la sua storia, dal tragico inizio alla felice conclusione, che purtroppo ha richiesto tempo, sforzi e il coinvolgimento di avvocato e consulente informatico forense.

Il merito va innanzitutto al giornalista Alessandro Longo per l’ottima sintesi e chiarezza ma anche all’Avv. Francesco Di Maio, l’Avv. Fulvio Sarzana e alla Dott.ssa Rita Camporeale – Dirigente Responsabile Servizio Sistemi di Pagamento at Associazione Bancaria Italiana – che con il loro intervento hanno aggiunto al pezzo sulla frode basata sulla clonazione della SIM card elementi giuridici e normativi di rilievo.

Sono infatti stati riportati nell’articolo di Alessandro Longo analisi ed esempi di sentenze di rilievo per permettere al lettore di soppesare in modo più consapevole le responsabilità dell’utente e della banca in questi complessi casi di truffa informatica dei bonifici – spesso legata a phishing e trojan – che porta a svuotare il conto bancario delle vittime.

Sempre più spesso, in questi casi, viene richiesta allo Studio una perizia sulla truffa informatica dei bonifici tramite sim swap, con la finalità di ricostruire e delineare le responsabilità della banca (o del correntista) in modo da poter valutare lo storno e la restituzione dei fondi alla vittima oppure al contrario l’estraneità della banca dalla vicenda. Questo tipo di perizie tecniche prevedono analisi complesse di tutto il materiale che descrive l’evento, dai tracciati bancari agli indirizzi IP, dai tabulati telefonici alle richieste di cambio/sostituzione SIM o portabilità, dalle misure di sicurezza (2FA, token, App, rilevamento anomalie, etc…) della banca o compliance PSD2 all’eventuale colpa grave da parte del correntista, che possono far spostare l’asticella della responsabilità da una parte o dall’altra.

Intervista al TG1 sulla sicurezza informatica di Telegram

Oggi è andato in onda su RaiUno, al TG1 Mattina Estate, un servizio su Telegram, gli aspetti di sicurezza informatica della piattaforma di instant messaging e social network Telegram e sulla vicenda che ha riguardato il suo fondatore Pavel Durov.

All’interno del servizio del TG1 andato in onda su RaiUno è presente una mio piccolo intervento sulle questioni tecniche che differenziano Telegram dalle altre piattaforme come Whatsapp, Facebook, Instagram, TikTok, etc… e che hanno probabilmente contribuito alla vicende giudiziarie di cui il fondatore della piattaforma è stato protagonista qualche giorno fa in Francia.

Telegram risulta particolarmente interessante per chi cerca anonimato perché permette di slegare l’utenza dal proprio numero di telefono o indirizzo di posta elettronica, permette l’utilizzo tramite proxy/vpn/Tor e non risente di censura, richieste giudiziarie, sequestri e chiusure di utenze, gruppi e canali dato che la politica della piattaforma è quella di non interferire con la libertà di espressione degli utenti.

A questo si aggiunge il fatto che Telegram non abilita di default la cifratura end-to-end sulle chat, non ne permette l’attivazione sui gruppi e mantiene tutti i dati non cifrati end-to-end sui propri server. In informatica forense, questo aspetto implica una maggior difficoltà di accesso ai dati locali sui dispositivi durante la copia forense, dato che non esiste un database completo ma le chat Telegram sono localmente presenti in una sorta di “cache” che mantiene gli ultimi messaggi o quelli comunque visionati dall’utente.

TG1 Estate Mattina - Telegram, sicurezza e informatica forense

Durante le perizie informatiche, la piattaforma Telegram è spesso protagonista di analisi forense dato che presenta questioni complesse legate alla cifratura delle comunicazioni, al cloud, all’accesso al database. Le indagini digitali tramite tecniche d’informatica forense su Telegram sono quindi particolarmente complesse perché si uniscono diverse problematiche, oltre alla cifratura e all’anonimato, rendendo quindi piuttosto complessa l’identificazione dei soggetti, la loro utenza, indirizzi IP e men che meno possibili elementi anagrafici.

Durante la breve intervista al TG1 ho presentato, in poche parole, le questioni relative alla cifratura e all’archiviazione che possono aver – a mio avviso – influito nella decisione della Francia di fermare il fondatore della piattaforma quantomeno per chiarimenti o richieste di collaborazione.

Il servizio del TG1 Mattina Estate su Telegram e Pavel Duro è visionabile, previo accesso a RaiPlay, al link Telegram, le insidie dei social al minuto 54:38,

Nuova release 2024 di Tsurugi Linux, live distro gratuita e open source per informatica forense

Il 30 luglio 2024 è stata pubblicata per il download gratuito la nuova release della live distro d’informatica forense “Tsurugi” nella versione lab 2024.1 (da 16.7G) e in macchina virtuale (da 33.7G). Strumento spesso essenziale per chi si occupa d’informatica forense, la forensic distro Tsurugi è da anni – insieme alla distribuzione Caine Linux – una delle più utilizzate in ambito digital forensics.

Tsurugi Linux Forensic Live Distro

Tsurugi Linux è una distribuzione Linux orientata all’informatica forense, live forensics, incident response e malware analysis potente e versatile. progettata specificamente per le indagini forensi digitali. Offre una suite completa di strumenti preinstallati che soddisfano varie necessità dei consulenti informatici forensi, tra cui acquisizione forense dei dati, analisi della memoria e analisi forense del traffico di rete. Una delle sue caratteristiche distintive è la capacità di funzionare come un sistema live, consentendo agli investigatori digitali di analizzare e acquisire dati senza alterare lo stato della macchina di destinazione, garantendo l’integrità delle prove.

Tsurugi Linux è altamente personalizzabile, con diversi moduli su misura per specifiche esigenze forensi, come l’analisi di sistemi Windows, dispositivi mobili o la conduzione di indagini su malware. Tsurugi eccelle anche nell’analisi forense di rete e memoria, offrendo strumenti per acquisire e analizzare il traffico di rete e la memoria volatile, che sono cruciali nei moderni casi forensi.

La sua natura open source rende Tsurugi un’opzione ottimale e la sua struttura modulare consente agli investigatori forensi di creare un ambiente di acquisizione e analisi mirato e semplificato.

Grazie a una community solida, a una documentazione esaustiva e alla compatibilità con altri strumenti forensi, Tsurugi Linux è una risorsa indispensabile per i professionisti dell’informatica forense che cercano una piattaforma investigativa solida e sicura.

La forensic distro Tsurugi è scaricabile gratuitamente dalla pagina dei download del sito ufficiale Tsurugi-Linux, il software è gratuito e – come ricordano gli sviluppatori – viene distribuito AS IS GNU sotto la General Public License senza alcuna garanzia.

Tsurugi Linux Forensic Distro 2024 Download

Le modifiche presenti nella versione di Linux Tsurugi disponibile per il download rispetto a quella versione del 22 dicembre 2023 sono le seguenti e si ricavano dal changelog pubblicato sul sito ufficiale:

  • Nuovo Kernel 6.9.3 personalizzato
  • Aggiornamento totale del sistema
  • Aggiornamenti Firmware
  • Correzione di errori minori
  • Correzione di Volatility
  • Nuovi strumenti e tool aggiunti al menù
  • Menù aggiornati

Purtroppo la dimensione di quasi 17 GB non rende la distribuzione forense ideale per attività informatiche forensi sul campo, ad esempio per copie forensi, acquisizione RAM, triage e preview, essendo poco proponibile caricarla in RAM e richiedendo più spazio e tempo per l’esecuzione. È ovviamente ideale per l’installazione in locale o per utilizzare uno dei migliaia di strumenti messi a disposizione dagli sviluppatori. Attendiamo quindi con ansia l’uscita della versione Tsurugi Acquire, più agevole per permettere di eseguire copie forensi di supporti digitali, essendo di dimensione ridotta e offrendo compatibilità massima con i sistemi sui quali può essere avviata la distribuzione linux.

Acquisizione delle prove digitali: una guida operativa per AIGA Torino

Mercoledì 3 luglio 2024 dalle ore 15:00 alle ore 17:00 si terrà, da remoto e in presenza presso la sala della Fondazione Fulvio Croce in Via Santa Maria 1, a Torino, il seminario dal titolo “Acquisizione delle prove digitali: una guida operativa” organizzato da AIGA Torino – Associazione Italiana Giovani Avvocati – in collaborazione con Consolle Avvocato.

Introduce e modera la conferenza su digital forensics e acquisizione della prova informatica l’Avv. Vincenzo Russo, del Foro di Salerno, con i seguenti relatori:

  • Avv. Francesco Verna, del Foro di Torino
  • Avv. Salvatore Crimi, del Foro di Torino
  • Dr. Paolo Dal Checco, Consulente Informatico Forense

I temi trattati durante durante il seminario sull’acquisizione delle prove digitali sono i seguenti:

  • Acquisizione forense tramite perizia informatica delle prove digitali, criteri di acquisizione e standard ISO di ammissibilità e presentazione delle prove web in Tribunale
  • Motivi per richiedere una perizia informatica di acquisizione forense di una pagina web, cosa può essere autenticato, obiezioni comuni sollevate dalle controparti
  • Strategie per affrontare le criticità e difendere l’affidabilità delle prove, autenticazione delle prove
  • Analisi del peso probatorio delle prove web rispetto ad altre forme di prova informatica

L’attività formativa è accreditata dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) ai fini della formazione professionale continua in forza del Protocollo sottoscritto con il Consiglio Nazionale Forense del 41 settembre 2016.

La brochure dell’evento sull’informatica forense e l’acquisizione della prova è scaricabile dal seguente link.