Textalyzer, analisi forense degli smartphone per prevenire incidenti stradali

Circa un anno fa la società israeliana Cellebrite – produttrice di uno dei software maggiormente utilizzato in ambito di mobile forensics – ha annunciato lo sviluppo di textalizer, un’applicazione che permetterà alle Forze dell’Ordine di verificare se un cellulare è stato utilizzato di recente per inviare o ricevere SMS o messaggi di chat come Whatsapp o Telegram.

Textalyzer di Cellebrite permette analisi forense degli smartphone in caso d'incidente stradale

L’idea è quella di affiancare i test della percentuale di alcool nel sangue tramite etilometro con quelli di utilizzo del cellulare, a seguito d’incidenti stradali o preventivamente, con controlli a campione da parte della Polizia Stradale. Così come l’etilometro misura la percentuale di alcool nel sangue, il “textometro” (non esiste ancora traduzione ufficiale) misura l’attività del cellulare negli ultimi minuti, in particolare relativamente all’utilizzo di strumenti di chat, invio o ricezione messaggi di testo SMS. In caso d’incidente, quindi, le Forze dell’Ordine sono così in grado di valutare le condizioni degli autisti anche in merito a eventuale utilizzo di cellulare alla guida, non soltanto per telefonate ma anche per scrivere o leggere messaggi di testo.

Lo strumento non è una novità, Cellebrite fornisce da anni UFED, un tool di mobile forensics che permette acquisizioni forensi certificate di cellulari, smartphone e tablet con il quale gli investigatori sono già in grado di esaminare l’utilizzo del cellulare. In genere, però, UFED viene utilizzato in laboratorio e l’acquisizione non è immediata, cos’ come la reportistica, che richiede talvolta ore di elaborazione. E’ già quindi possibile  valutare – nell’ambito di perizie informatiche su cellulari – l’eventuale utilizzo dello smartphone del guidatore a seguito d’incidenti stradali, utilizzando appunto UFED per estrazione dati e ricostruzione di timeline e poi analizzando manualmente i log degli applicativi di messaggistica come Whatsapp, Telegram o Signal o degli strumenti d’invio e ricezione SMS presenti negli smartphone, siano essi Android (Samsung, HTC, Motorola, Sony, etc…) o iOS (Apple). Lo strumento textalizer però velocizzerà queste analisi rendendole possibile sul campo direttamente da parte degli Operatori e rendendo meno intrusiva la fase di acquisizione forense: Cellebrite infatti dichiara che il tool non acquisisce o mostra dati personali degli utenti, immagini o contenuto dei messaggi, essendo appunto soltanto finalizzato a verificare l’utilizzo del dispositivo nei minuti precedenti l’incidente o il controllo da parte della Polizia Stradale.

In diverse città americane le autorità stanno puntando verso l’inserimento del controllo del cellulare in caso d’incidente e durante le fermate ai posti di blocco, insieme all’etilometro, proprio per disincentivare l’utilizzo degli smartphone durante la guida e poter verificare eventuali responsabilità durante gli incidenti stradali. Chicago si è già portata avanti ma anche a New York e in Tennessee le Autorità stanno lavorando per conferire agli Organi di Controllo il potere di controllare i cellulari dei guidatori anche durante i normali interventi di verifica a campione. I guidatori avranno la possibilità di rifiutare di consegnare il proprio telefonino ma rischieranno, così come già avviene per gli alcohol test, di vedersi ritirare la patente o incorrere in sanzioni pecuniarie.

Ovviamente questa novità non ha nulla a che fare con il messaggio Whatsapp che sta circolando in questi giorni in Italia e che cita:

Vi comunico che a partire da maggio entrerà in vigore il nuovo codice della strada. Oggi e stato approvato l’articolo più pesante ed era anche giusto. Cioè vi spiego chiunque verrà sorpreso alla guida del veicolo anche se è fermo ai semafori o agli stop con il cellulare o altri apparecchi. La sanzione e la seguente, ritiro della patente immediata e la multa parte da 180 euro fino a 680 euro. Quindi state molto attenti organizzativi con i viva voce. Credo sia utile diffondere. Buongiorno.

Il messaggio è impreciso, anche se è confermato che già a maggio potrebbe essere inserita una modifica al Codice della Strada tramite un decreto, in attesa che riparta l’iter legislativo del nuovo Codice, che introdurrebbe la sospensione della patente (mentre oggi si paga la multa e si perdono 5 punti) per un mese già la prima volta che si viene sorpresi alla guida mentre si sta utilizzando lo smartphone.

Certamente uno strumento come Textalyzer, di Cellebrite, per verificare e dimostrare l’utilizzo del dispositivo durante la guida potrebbe tornare utile anche per rafforzare il rispetto del Codice della Strada ed evitare contestazioni o ricorsi.

 


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